La Lega di Saronno è stata condannata per discriminazione. La vicenda sui manifesti “Non vogliamo clandestini” è arrivata all’atto finale. Condannata in primo grado, la sezione del partito di Matteo Salvini aveva fatto ricorso ed è arrivata una nuova condanna con l’obbligo a pagare i danni e le spese processuali.
Tutto è partito nel 2016 quando nella città degli amaretti sono arrivati 32 profughi come previsto dal ministero dell’Interno. Il Carroccio di Saronno ha reagito tappezzando la città con manifesti gialli e una scritta: “Saronno non vuole clandestini”.
Alcune associazioni si rivolgono al Tribunale. E’ arrivata la conferma di quanto già detto in Appello: “Chiamare “clandestini” i profughi è reato di discriminazione e non può essere considerato ‘libera manifestazione del pensiero politico’”.
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