
Si riaccendono le luci in sala. Venerdì 18 giugno alle ore 21 il cinema “Silvio Pellico” di Saronno ospiterà la prima de ‘Il Cavaliere dalla triste figura’, film indipendente che ripropone in chiave moderna il personaggio di Don Chisciotte ideato nel 1605 dalla penna del romanziere spagnolo Miguel de Cervantes.

A dirigere il cortometraggio, il ventunenne di Origgio Francesco Carmignan, studente al terzo anno di scenografia alla Naba (Nuova Accademia delle Belle Arti) di Milano, alla sua prima esperienza dietro la macchina da presa. “Ci sono voluti tre anni di lavoro per completare la produzione, anche a causa del Covid che ha rallentato le riprese – racconta Carmignan mentre affigge la locandina del film – La natura di Don Chisciotte de la Mancia (interpretato dall’attore Matteo Banfi di Garbagnate) è la stessa di sempre: un uomo ricco e ben voluto dalla sua terra che per sfuggire alla noia si lancia in un’avventura immaginaria dove sogna di essere un grande cavaliere errante con indosso l’armatura (in realtà arrugginita) insieme allo scudiero Sancho Panza, semplice contadino”.
Il film ha impegnato un cast di circa 20 attori ed è stato girato prevalentemente nei periodi estivi in parchi e zone naturali, tra cui il Parco dei Mughetti di Uboldo, la Valle Olona e il parco del Ticino. Dal budget alla sceneggiatura, dai costumi al montaggio: il Don Chisciotte punta ad essere un simbolo di ripartenza per le produzioni indipendenti così come per le sale cinematografiche aggredite dalla concorrenza delle piattaforme in streaming. “Usciamo da un anno molto difficile e adesso abbiamo ripreso con grande fatica riavvicinando i nostri spettatori. – commenta il gestore del Pellico Vittorio Mastrolilli – Ci troviamo ad ospitare l’anteprima di questo film creato da giovani realizzatori del saronnese ed è quindi un bel segnale per il cinema che apre con più speranza al futuro”.
“Don Chisciotte non è un personaggio molto conosciuto tra i giovani. Lui però merita di essere riscoperto perché ci insegna valori come l’apprezzamento per le bellezze naturali, del paesaggio, la pace del riposo e la semplicità di essere sè stessi“, conclude il giovane regista origgese. Al Pellico si entrerà solo su prenotazione e non sono escluse successive proiezioni nel corso dell’estate.
Claudio Agrelli
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