Prima il divieto, poi il via libera e infine ancora una sospensione. Non c’è pace per la vaccinazione anti-Covid19 di insegnanti e personale scolastico con più di 65 anni. Da ieri anche in Italia è sospesa, in via precauzionale, la somministrazione del vaccino prodotto dalla ditta anglo-svedese AstraZeneca in attesa che giovedì l’Ema – l’Agenzia europea del farmaco – si pronunci sull’eventuale correlazione del siero con alcuni decessi per trombosi registrati nei giorni scorsi. Imma Graziano, 66 anni, di Origgio lavora in una scuola a Caronno Pertusella e, come altri colleghi coetanei, ha provato più volte a prenotarsi sul portale di Regione Lombardia finora senza successo.
«Nella mia scuola tutto il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) è stato vaccinato tranne me. – racconta – Ho chiamato quattro volte il numero verde ma non hanno saputo rispondere dicendo di aspettare perché dovevano aggiornare la piattaforma». All’inizio della campagna vaccinale le autorità sanitarie avevano sconsigliato la somministrazione di AstraZeneca agli over 65 poi, dopo successive valutazioni scientifiche, l’8 marzo scorso Aifa – l’Agenzia italiana del farmaco – aveva dato il disco verde sull’utilizzo. E però mentre la campagna procedeva senza intoppi per docenti e personale scolastico, gli over 65 hanno trovato il portale sbarrato. Fino al nuovo stop, precauzionale e temporaneo, imposto dopo alcuni decessi tra Sicilia e Piemonte. «Temo effetti indesiderati perché dopo i 65 anni spesso sono presenti patologie come pressione alta o tachicardia. Finché si tratta di avere qualche linea di febbre va bene ma ora ci penserò con più attenzione».
In altre regioni il personale scolastico più anziano è riuscito a vaccinarsi con altri sieri al momento disponibili come Pfizer e Moderna. In Lombardia invece la differenza anagrafica dei 65 anni ha finora stabilito la vaccinazione di alcuni soggetti e l’esclusione di altri, a volte per una manciata di mesi: «Un’insegnante che lavora nella mia scuola è riuscita a vaccinarsi perché compirà 66 anni ad ottobre. – dice Immacolata – In altre regioni la situazione è diversa, il personale scolastico viene vaccinato qualsiasi sia la sua età. Il mio medico di base dice di aspettare io però mi sono rifiutata di lavorare da casa. Le colleghe sono in smart working a rotazione, io tutte le mattine vado a scuola anche perché a casa la connessione internet è troppo lenta e questo mi impedisce di svolgere adeguatamente il mio lavoro».
Secondo i dati dell’Istituto scolastico regionale nella sola provincia di Varese sono più di 200 tra docenti, personale amministrativo e ausiliario ‘over 65’ in attesa di immunizzazione contro il virus SARS-CoV-2. «Chi ha fatto già il vaccino AstraZeneca non ha ragione di essere preoccupato, questa è una pausa solo precauzionale. I vaccini sono e restano l’arma fondamentale con cui uscire da questi mesi difficili», ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, in occasione dell’evento ‘Online Talk Sanità – Strategie per la Riforma del Sistema e Vincere la Pandemia.
Claudio Agrelli
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