Interviene anche il sindaco Ezio Casati nella vicenda della strage di Paderno Dugnano. Lo fa chiedendo più attenzione sul disagio giovanile. Proprio nei giorni in cui in consiglio regionale arriva una proposta firmata dalla Lega che richiede un milione di euro per l’installazione di cartellonista in dialetto.
Strage di Paderno, Casati: no all’oblio
“Se non si fa qualcosa, tra due tre mesi questa vicenda cade nell’oblio. Bisogna fare qualcosa: abbiamo qui vicino uno dei migliori atenei che è la Bicocca. Paderno deve diventare oggetto di studio. Questa disgrazia non deve essere dimenticata”. Lo aveva detto anche in uscita dai funerali della famiglia Chiarioni. Ezio Casati commenta la strage di Paderno Dugnano per portare attenzione sulla prevenzione del disagio giovanile. L’ex sindaco in carica fino al giugno scorso parla anche di una proposta presentata dalla Lega in consiglio regionale.
La Lega in Regione Lombardia: un milione di euro per cartelli in dialetto
La proposta arriva da parte di tutto il gruppo della Lega in consiglio regionale. Più di un milione di euro in tre anni per “promuovere la lingua lombarda”, installando cartelli stradali in dialetto in tutta la Regione. Proprio perché questa lingua “rischia di scomparire per sempre”.Così la proposta leghista prevede 350mila euro per ogni annualità del triennio da destinare a questo progetto. Il conto totale sarebbe quindi di 1 milione e 50mila euro.
Casati: Fontana destini quei soldi alla prevenzione del disagio giovanile
“Presidente Fontana, da cittadino di Paderno Dugnano le chiedo di destinare quei soldi per dare un segno tangibile”, scrive l’ex sindaco Ezio Casati sul suo profilo Facebook. “Affinché le tragedie che oggi hanno colpito la nostra città, che in passato ne hanno colpite altre e che in futuro questo rischio che si ripetano fatti così angosciosi si ripetano vengano destinate ad équipe di professionisti e vengano destinate a sostenere i nostri bambini, adolescenti e giovani a contrastare i disagi”. E prosegue: “Li dia ai territori, alle università agli operatori sociali perché, le posso garantire che quando entro nella mia città non me ne frega niente di vedere un cartello con scritto Paderna Dugnano. Sono senza parole e abbastanza incazz…”.
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