Spacciatori “al lavoro” tutto il giorno lungo il percorso della via Crucis e in via Per Cerro, fra le aree sterrate.
Addirittura si vede un’auto fare avanti e indietro, a intermittenza, per portare rifornimenti ai pusher: consegna viveri, cibo e bibite, dal momento che devono stare tutto il giorno appostati nella boscaglia, in attesa dei clienti. Le segnalazioni arrivano da chi fa jogging, esasperato dal viavai di tossicodipendenti e pusher nel bosco. Fanno sapere di avere trovato a terra delle banconote stracciate: chi potrebbe avere fatto un gesto del genere? L’ipotesi è che possa essersi verificata una lite sfociata in un momento di rabbia per qualcuno dei contendenti, che avrebbe strappato i biglietti da 10 euro, sparsi in un’area sterrata nei pressi del metanodotto.
Il copione è sempre lo stesso: la gente racconta che i pusher oltrepassano il ponte del Bozzente e s’inoltrano nella boscaglia. Si appostano in vari punti, dove aspettano i clienti che – a piedi, in macchina o in motorino – vengono ad acquistare la droga. Questa la descrizione di chi li vede, esasperato dal loro bivaccare nei boschi, “dove stazionano fino a sera con le provviste. A sconcertare è che i pusher si appostano addirittura lungo la via Crucis realizzata dai pittori uboldesi (fra i quali l’ormai famoso Fabrizio Vendramin) dipingendo quadretti sacri racchiusi in edicole votive di legno ed esposti nelle varie stazioni. Qualcuno ha anche dei macete in mano, per farsi largo nella vegetazione: un’immagine a dir poco inquietante per chi nota il viavai di clienti (anche giovanissimi).
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