Volpi investite a Paderno Dugnano e Novate Milanese. Una è morta, l’altra lotta per la vita grazie all’aiuto dell’Enpa di Milano.
Volpi investite: morta quella a Paderno Dugnano
La volpe è stata travolta in via Erba. È domenica mattina, quando alcuni automobilisti allertano la polizia locale. Tra Calderara e Cusano avvistano l’animale morto sul ciglio della strada. Probabilmente la notte prima è finita sotto a un’auto in transito in uscita da Paderno. All’altezza della Prateria, la volpe è entrata in contatto con il veicolo che non le ha lasciato scampo.
L’automobilista non si è accorto dell’investimento? Difficile dirlo, ma il caso sembra chiuso. Infatti, trattandosi di un animale selvatico non avrebbe responsabilità. E all’indomani la polizia locale ha provveduto a inoltrare la segnalazione all’Ats che con i suoi veterinari di turno ha rimosso la carcassa. Qualora invece l’animale fosse stato rinvenuto agonizzante, allora le forze dell’ordine avrebbero avviato un’indagine per valutare eventuali responsabilità dell’automobilista che non l’ha soccorsa. Nonostante sia una zona altamente urbanizzata, non è raro avvistare le volpi nella zona di confine tra Paderno, Cusano e Cinisello.
Volpe investita a Novate Milanese: ha crisi convulsive
Lotta tra la vita e la morte la volpe investita a Novate Milanese. È giovedì, quando i volontari dell’Enpa Milano vengono allertati per l’animale investito. Anche in questo caso, è stata individuata a bordo strada. “Ci siamo immediatamente recati sul posto con due operatrici e i nostri veterinari si sono resi disponibili a restare in sede oltre orario per poter visitare l’animale”, spiegano dall’Enpa Milano. “Dalle radiografie non sono emerse fratture o lesioni, ma la volpe, un giovane maschio, ha probabilmente riportato un trauma cranico che gli ha anche causato delle crisi convulsive.
Una volta stabilizzata, è stata stabulata in un reparto tranquillo fino all’indomani, quando è stata trasferita al Cras, dove si trova tuttora”. La situazione rimane delicata, a causa della sintomatologia neurologica che ancora persiste. Ma i volontari sono cautamente ottimisti.
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