Soffia aria di tempesta al Centro anziani di Origgio. Da inizio anno, quando si è dimesso il presidente Antonello Frizzi, che pure ci aveva messo tanta buona volontà per risollevare le sorti di un’associazione dove pochi volevano mettersi in gioco nella dirigenza, non è stato più rinnovato il direttivo. Che cosa ne sarà dunque della storica struttura di via Manzoni? Rischia di chiudere?
Non è semplice indagare le ragioni per cui l’associazione non ha più nominato i suoi vertici. Certo c’è stato di mezzo il Covid che ha poi chiuso il centro, sta di fatto che non c’è stato il minimo sforzo per rinnovare le cariche subito dopo le dimissioni di Frizzi né per predisporre la lista dei candidati in attesa della riapertura.
Il sindaco Mario Ceriani non nasconde la sua preoccupazione: “Sollecito vivamente i soci dell’associazione ad attivarsi per rinnovare le cariche, altrimenti non avremo nessuno con cui interfacciarci per portare avanti l’attività”. E se non dovesse essere fatto? “In caso contrario, per tutelare il servizio, dovremo bandire la gestione del centro affidandola a terzi”. Il rischio, insomma, è che il Centro anziani venga gestito da un’entità esterna, che dovrebbe occuparsi di tutte le incombenze per le quali quasi nessuno ha fatto i salti di gioia fino a oggi. Sarebbe un bene o un male? Certo, chiunque fosse, dovrebbe fare profitto.
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