Un cittadino coltiva un terreno della Curia, poi acquistato dal Comune e, dopo che per vent'anni l'ente pubblico non ne rivendica la proprietà, riesce ad acquisirlo per usucapione. E' una vicenda più unica che rara quella accaduta a Uboldo.
L'ex parroco don Livio Tamborini intendeva donare la superficie (di 2mila metri quadrati) all'asilo, ma dopo la sua morte nel 1975 la Curia decise di venderla al Comune. Tuttavia, per motivi non ancora chiariti, i dati catastali non furono aggiornati. Risultato: un residente della zona, che coltivava da decenni l'area per conto della Curia, ha continuato a utilizzarla dopo la cessione alla municipalità; trascorsi 20 anni come previsto dal diritto, ha chiesto e ottenuto dal tribunale di acquisirla per usucapione. Adesso è deceduto e gli eredi si preparano a trattare col Comune, che paradossalmente vuole pagare il terreno per riaverlo indietro: a destinazione standard, può essere utilizzato per farne un parcheggio.
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