L’azienda uboldese Adr, che dal 1954 produce assali fissi e sterzanti e ha 15 sedi sparse nel mondo con mille dipendenti, ha donato 150mila euro per l’emergenza. “Abbiamo voluto contribuire alla sicurezza di tutti coloro che sono in prima linea – spiega, a nome della famiglia, Flavio Radrizzani, presidente del Gruppo Adr – Avevamo cominciato a donare protezioni a gennaio in Cina, dove abbiamo una nostra sede. Ci eravamo subito resi conto che la situazione era grave e così ci eravamo attivati spedendo materiale protettivo. Poi, quando il contagio si è diffuso anche in Italia, abbiamo deciso di agire in modo tangibile e concreto”.
Protezioni e materiali di prima necessità sono destinati al territorio dell’Insubria, da Saronno a Varese a Como: dai saturimetri (700 in tutto) alle mascherine (5mila) alle visiere (mille), oltre a tutte e altri beni. Questa mattina Flavio Radrizzani e il nipote Ettore hanno consegnato 5mila mascherine al sindaco di Uboldo Luigi Clerici e al coordinatore della Protezione civile Piero Zucca (prima foto).
Poi è stato il turno della consegna di ossimetri e mascherine al direttore Medici Insubria s.c. Emanuele Monti (seconda foto). Il sindaco Clerici tiene a ringraziare l’azienda Adr per la generosità dimostrata. Un nobile gesto a favore della comunità”.
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