Discariche abusive per strada a Caronno Pertusella? A rivelarlo sono le fototrappole, che hanno immortalato i responsabili dell’abbandono di rifiuti. A renderlo noto in consiglio comunale è stato il sindaco Marco Giudici, che ha risposto in maniera dettagliata alla richiesta di delucidazioni sulle discariche abusive da parte della minoranza.
Le fototrappole e le indagini per i responsabili delle discariche abusive
Mentre si discutevano alcune modifiche all’incarico a Econord per lo smaltimento rifiuti, era inevitabile che l’argomento discariche abusive suscitasse polemiche per l’incremento dei costi. La minoranza voleva quindi sapere se si stiano utilizzando davvero le foto-trappole.
“Ne abbiamo in uso due, gestite da un operatore esterno – ha reso noto il sindaco – In pratica le piazza nei punti più critici, come la via Monsignor Banfi, ma anche le vie Dante e Adua, mettendo a disposizione della polizia locale i filmati ogni qual volta sia necessario identificare uno scaricatore”. Interventi coordinati dal comandante Elisabetta Ciccolella. Giudici ha spiegato che non è così semplice individuare gli incivili, ma gli agenti municipali si avvicinano parecchio grazie alla serrata attività d’indagine.
Caronno, sacchi con microchip e multe da 130 euro
Qualche esempio? “Ci aspettavamo di vedere veicoli fermi da cui si scaricavano i rifiuti, invece si vedono più che altro persone che escono, gettano per strada i sacchi e tornano a casa”, ha rivelato il sindaco: “Se abitano nei cortili verifichiamo quanti sacchi microchippati consumano le famiglie e, nel caso qualcuno non li utilizzi, infliggiamo una multa da 130 euro. Nel caso la responsabilità sia di qualcuno di un palazzo, multiamo tutto il condominio”. I risultati sui primi luoghi dove sono state piazzate le telecamere si sono visti: diverse le multe inflitte, cosicché questa cattiva abitudine si sta ridimensionando. In questo momento si stanno definendo altre aree dove intervenire.
Il problema dei cestini dislocati in vari punti del paese
L’assessore all’Ambiente Daniele Rosara ha tenuto a dire che la città non è piena di discariche abusive: piuttosto ci sono luoghi dove si rilevano sversamenti di rifiuti speciali, che non è possibile portare alla piattaforma ecologica. “Succede per esempio col cartongesso – ha spiegato – Se non può essere portato alla piattaforma né smaltito in grossi centri perché di dimensioni contenute, il cittadino lo scarica per strada e purtroppo è il Comune a dover provvedere allo smaltimento con fondi propri”. Altro problema ancora irrisolto è quello dei cestini dei rifiuti che traboccano sulle strade e nei parchi: gli svuotamenti avvengono ogni giorno ed è chiaro che il costo incide sulla spesa complessiva dello smaltimento, “ma non in modo determinante”, ha garantito l’assessore. In quest’ultima rientra anche il contributo alla Pro Loco per pagare l’unico operatore che lavora all’Isola del Riuso (9mila euro all’anno).
Redazione web
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