Ci saranno 300 esuberi in Italia per il Gruppo Electrolux ma anche importanti investimenti per rilanciare lo stabilimento di Solaro.
La direzione di Electrolux Italia ha fatto il punto ieri con i sindacati nell’incontro di coordinamento svoltosi a Saronno, partendo dalla situazione globale dell’azienda che nel terzo trimestre 2022 ha portato margini negativi per 55 milioni di euro pari al -1,1% del fatturato, con un andamento particolarmente negativo in Nord America con stime ancora peggiori per il 2023, tanto da annunciare almeno 3.500 esuberi tra i 50.000 dipendenti nel mondo.
Electrolux annuncia esuberi in Italia ma investe su stabilimento di Solaro
“Di questi circa 300 esuberi riguarderanno l’Italia, per circa metà relativi al personale operaio e per l’altra metà al personale impiegatizio e dirigenti” -spiega una nota diffusa da Fiom Ggil a margine dell’incontro.
“Sul versante degli investimenti, invece, gli stessi sono stati confermati per l’Italia, compreso il progetto significativo per Solaro per una futura piattaforma di lavastoviglie. Electrolux giudica difatti la lavastoviglie sempre più strategica, poiché non ancora relegata a un mercato di mera sostituzione e dunque potenzialmente in crescita, per queste ragioni vi è l’intenzione di produrre nella fabbrica italiana il nuovo prodotto, che punterà su bassi consumi e alte performance. Con la nuova piattaforma la Direzione di Electrolux immagina di poter arrivare dagli attuali 780 mila pezzi a 960 mila nel 2024, a 1.140 mila nel 2025 e a 1.329 mila nel 2026.
Tuttavia lo stabilimento di Solaro ha bisogno di una intensa riorganizzazione nel reparto tecnologico ormai obsoleto, nell’impianto di imballaggio e delle linee di montaggio, con una mole di investimenti nel periodo 2023-2026 di 102 milioni di euro.
Per questo motivo il piano di Electrolux è condizionato al raggiungimento di un accordo con le organizzazioni sindacali. In particolare la richiesta aziendale è di passare dall’attuale gettito produttivo, pari a 90 pezzi all’ora, fra due anni ad un gettito di 118 pezzi all’ora, per una produzione giornaliera di 5.970 pezzi. Per quanto riguarda i riflessi sulla prestazione lavorativa, la maggiore frequenza sarebbe bilanciata dal miglioramento ergonomico delle postazioni e dal potenziamento dell’organico, che comunque ancora non è stato quantificato”.
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