Non è stata ancora riconsegnata al proprietario la villetta che per più di 20 anni ha ospitato la caserma dei carabinieri di via Risorgimento: dovrà prima tornare al suo stato originario. L’intervento di ripristino costerà alle casse del Comune 36mila 936,40 euro. E’ quanto prevede il preventivo di spesa del progetto definitivo-esecutivo redatto dall’Ufficio Tecnico comunale.
L’edificio che ospitava la vecchia caserma sarà riconsegnato così com’era stato ceduto dalla famiglia Testi al Comune nel lontano 2003, quando a ottenere dal Ministero dell’Interno la possibilità di far aprire una caserma fu l’allora sindaco Mario Piazza. All’epoca il Comune si assunse l’impegno di pagare l’affitto mettendo a disposizione l’immobile reperito sul territorio: l’unico disponibile non era centrale, anzi piuttosto decentrato (in via Risorgimento), ma il progetto andò in porto comunque. Ebbene, adesso i carabinieri si sono trasferiti nella nuova caserma di via 4 Novembre (posizione decisamente più strategica), ma l’amministrazione non ha ancora riconsegnato le chiavi alla proprietà perché deve prima eseguire i lavori di ripristino.
Affitto dell’ex caserma: il 3 maggio l’udienza
Intanto resta aperta la questione dell’affitto non pagato per tre anni fino ad oggi. Improvvisamente, per decisione dei nuovi vertici comunali, il proprietario non ha più percepito dal Comune il canone perché pare sia consentito dalla legge solo con una partecipazione statale (essendo la caserma una struttura del Ministero degli Interni). Peccato che lo Stato non abbia mai versato un euro e così la famiglia Testi vanta un credito di circa 50mila euro ad oggi. Fra l’altro, poiché la casa non è ancora a disposizione della proprietà, son tutte spese di mancato affitto che si accumulano…
Ma sta per arrivare la resa dei conti: il prossimo 3 maggio, al Tribunale di Busto Arsizio, è previsto il processo che vede il Comune citato in giudizio.
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