Approvato nei giorni scorsi dal Consiglio comunale di Caronno Pertusella il Piano di emergenza comunale aggiornato: a illustrarlo, nell’ultima seduta, è stato l’ingegnere Gianluca Zanotta, introdotto dal sindaco Marco Giudici.
Il nuovo documento a Caronno della Protezione civile
“Sono coinvolti da questo Piano i nostri tre corpi della protezione civile: quella comunale, quelle degli Alpini e dell’Associazione Carabinieri in Congedo. Prossimamente organizzeremo un incontro pubblico per i illustrare i contenuti”. Sotto i riflettori Sono tre le aziende cittadine a rischio di incidente rilevante, quelle dove potrebbero verificarsi esplosioni, fughe di sostanze tossiche o incendi. In realtà è una possibilità decisamente remota – considerato che sono tutte perfettamente a norma in materia di sicurezza – ma essendoci in gioco la salute pubblica rientrano nel Piano di emergenza comunale: un documento con le istruzioni a tutela della cittadinanza, anche per altri tipi di rischio, aggiornato e approvato nell’ultimo Consiglio comunale.
Piano di emergenza di Caronno: tre aziende a rischio
Le aziende interessate, presenti da almeno 50 anni, sono tre: la Benasedo in via Asiago 332 (che produce resine sintetiche per vernici e inchiostri), la Dipharma in via Origgio 23 (farmaceutica) e la FlintGroup in via Verdi 260 (che si occupa di stampa, imballaggi ed etichettature). Qui gli scenari incidentali ipotizzati interessano Il primo cittadino cittadino, al centro, insieme al gruppo cittadino di Protezione civile. In alto a destra, Gianluca Zanotta, l’estensore del nuovo Piano di emergenza che è stato approvato dal consiglio comunale per lo più parti interne al perimetro aziendale e solo marginalmente aree esterne. Il consigliere Fulvio Zullo, facendosi portavoce delle preoccupazioni dei residenti di Bariola in riferimento alla Flint Group, ha chiesto “se sono previste anche prove di evacuazione di quartiere, dal momento che ci sono abitazioni Settimana dell’ambiente vicine”.
I rischi naturali ma non solo: il piano di Caronno
Il redattore del Piano, l’ingegnere Gianluca Zanotta, ha spiegato: “Rispetto a una decina di anni fa, quando ci siamo occupati delle problematiche di queste aziende, i rischi si sono contratti nel tempo e quindi non ci sono residenti o edifici pubblici civili che ricadono all’interno delle aree pericolose. Le esercitazioni sono normate e periodiche: già ne sono state fatte, seguendo tutte le procedure di legge nel fornire informazioni alla popolazione su come comportarsi”.
Fra gli altri pericoli che corre il territorio di Caronno, il rischio idrogeologico è al primo posto con le esondazioni del Lura e del Bozzente, in caso di precipitazioni nevose e temporalesche intense; non sono escluse fughe di gas metano ed esplosioni, che possono verificarsi in qualche ditta come per strada, visto che ci sono arterie di grande percorrenza per i mezzi pesanti (la via Bergamo e il viale Cinque Giornate); per tutti questi eventi sono indicati nel Piano i percorsi, i punti di raccolta per i feriti e le fasi informative per la popolazione. Infine, facendo tesoro di quanto si è imparato col Covid, sono previste le azioni da seguire in caso di pandemia.
Redazione web
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