I resti di uno scheletro sono stati trovati nell’alveo del Bozzente, fra i comuni di Gerenzano e Rescaldina. Di chi si tratta? A qualche persona scomparsa, forse vittima di un omicidio?
A cercare di risolvere il giallo sono i carabinieri della Compagnia di Saronno, che hanno effettuato i rilievi nel luogo del ritrovamento e stanno procedendo con le indagini investigative.
L’allarme è stato dato alle 18 di sabato sera da un cercatore di funghi: stava battendo le aree verdi sul confine dei due paesi quando ha trovato lo scheletro sotto un masso di rovi, con ogni probabilità portato lì dalla corrente. Col buio erano visibili il cranio, un piede e un braccio.
Intervenuti sul posto indicato dall’uomo, sotto choc dall'orrore, i militari dell’Arma hanno piantonato l’area tutta la notte, così da tenere alla larga chiunque si avvicinasse. Domenica mattina sono intervenuti in vigili del fuoco, che hanno recuperato i resti umani per farli trasferire all’Università di Pavia: è qui che sarà svolta l’autopsia per stabilire la causa della morte, in primis se sia stata violenta.
E’ al lavoro anche la Scientifica, con l’obiettivo di arrivare al riconoscimento del cadavere, a partire dal sesso e dall’età. Sono in corso verifiche su tutti i nomi di persone scomparse nella zona, ma pare che non ce ne siano; il riconoscimento, dunque, potrebbe essere esteso ad altre aree fra il Varesotto e il Milanese, dal momento che le acque del Bozzente potrebbero aver trascinato lo scheletro da chissà da dove.
I boschi dov'è stato trovato lo scheletro sono meta dello spaccio.
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