Si tinge di giallo la vicenda di un caronnese che aveva raggirato un anziano facendosi prestare fino a 40mila euro spacciandosi per il comandante del reparto operativo di Varese Loris Baldassarre: sarebbe un volontario della Protezione civile.
La voce si è diffusa nei giorni scorsi a Caronno Pertusella, quando è giunta anche alle orecchie del coordinatore Alberto Gori: “Tuttavia non sappiamo se corrisponde al vero – precisa – né abbiamo riscontri, almeno per adesso. Dobbiamo accertarlo e agire di conseguenza”. Ovvero? “E' chiaro che, se un nostro volontario si è reso protagonista di un fatto del genere, non potrà più operare con noi. Il regolamento della ProCiv nazionale considera i volontari al pari delle forze dell'ordine: devono svolgere il loro ruolo, per quanto a titolo gratuito, senza essersi macchiati di reati; dobbiamo essere, in pratica, di esempio per la popolazione”. Gori, comunque, visto l'elevato ruolo che ricopre, non può che essere garantisca: “D'altro canto – sottolinea – tutti sono innocenti fino alla sentenza. Comunque sia, la vicenda è molto delicata ed è presto per trarre conclusioni, anche perché non sappiamo ancora se davvero un membro della nostra associazione è responsabile di questa truffa”. I volontari sono una trentina in tutto: si faranno le verifiche del caso”.
A far venire alla luce il raggiro era stata la figlia di un 70enne che gli aveva prestato fino a 40mila euro. Visto l'estratto conto del padre, la figlia gli aveva chiesto spiegazioni sentendosi rispondere: “Sto aiutando il nipote del colonnello Baldassarre, che mi telefona spesso per ringraziarmi. Mi ha assicurato che in banca ha una somma vincolata a garanzia dei miei prestiti. E' tutto regolare”. In realtà a chiamarlo era sempre lo stesso truffatore, semplicemente camuffando la voce al telefono. Fatto sta che la figlia nutriva più di un sospetto e, certa che suo padre fosse caduto nella rete di un truffatore professionista, aveva chiamato la caserma di Varese accertandosi che Baldassarre non ne sapeva nulla. Con la complicità della vittima, i militari dell'Arma avevano stabilito un nuovo appuntamento telefonico e, appostatisi fuori dalla porta di casa del truffatore, lo avevano colto sul fatto. Su di lui pende una denuncia per truffa e sostituzione di persona.
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