Saranno celebrati martedì 1 giugno alle 10,30 nella chiesa di San Giorgio a Limbiate, i funerali di Ivan Leggieri, morto a seguito del tragico incidente di cui è rimasto vittima il 21 maggio scorso.
Qui di seguito il ritratto del giovane nei ricordi del cugino Stefano pubblicato su “Il notiziario”, nell’edizione settimanale del 28 maggio.
Ivan Leggieri è morto all’ospedale di Niguarda e i famigliari hanno autorizzato l’espianto degli organi. “Una cosa sola mi conforta, che parte di te vivrà ancora” -ha scritto il padre Giovanni Leggieri, poco prima che Ivan fosse sottoposto all’intervento di espianto. Un dolore infinito quello lasciato a Limbiate dalla prematura scomparsa di Ivan, che aveva solo 25 anni e viveva in via Pace con la mamma Elisa.
“L’ho sempre visto sorridere e quel suo sorriso e quella sua educazione e delicatezza fuori dal comune ne hanno fatto un ragazzo amatissimo da tante persone” -racconta il cugino Stefano Leone, che è cresciuto a Limbiate insieme a lui, che è stato un po’ come il suo fratello maggiore, quello con cui ha condiviso tanti momenti belli dell’infanzia e dell’adolescenza. “Ho tantissimi ricordi di quando eravamo bambini, delle tante risate, dei passaggi in oratorio con la bicicletta”. “Ivan era veramente un ragazzo speciale, sapeva farsi voler bene da tutti, aveva tantissimi amici, anche nei paesi qui intorno, con le diverse compagnie che frequentava.
Si ricordava di tutti, aveva sempre una parola buona, un sorriso, un saluto, e se c’era da aiutare qualcuno, per qualsiasi cosa, non si tirava mai indietro. Ce ne accorgiamo anche ora dai tantissimi che partecipano al nostro dolore”. Ivan, da quando aveva fatto la patente, faceva la consegna delle pizze a domicilio. Recentemente aveva lavorato anche come elettricista. Figlio, unico, da piccolo aveva vissuto con i genitori al Villaggio Brollo, prima della loro separazione, poi si era trasferito con la madre in via Pace, a pochi passi dal luogo in cui ha perso la vita, in via Piave.
“Era uscito per un giro tranquillo in paese, stava rientrando a casa, ancora due svolte a sinistra e sarebbe arrivato” -racconta ancora distrutto il cugino Stefano. Invece la sua giovane vita si è interrotta contro un albero, davanti alla chiesa di San Giorgio, che adesso è circondato da mazzi di fiori.
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube