
C’è chi spera nella benevolenza della ‘dea bendata’ e c’è chi per ora si mostra scettico. Dopo i vari rinvii è partita ieri, 1° febbraio, la lotteria nazionale degli scontrini, iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze che ha l’obiettivo di incoraggiare i consumatori ad acquistare con carte e bancomat rispetto al contante. A Saronno i negozi sono pronti a partire ma i commercianti sono divisi: c’è chi vede di buon occhio l’iniziativa, chi è critico e chi non ne sapeva nulla.
Fatto è che solo una manciata di negozi ha esposto in vetrina l’adesivo della lotteria. Marco Rampoldi, orefice, è contrario all’iniziativa: «Per noi esercenti è una complicazione in più a fronte di un programma che sembra aleatorio». «Siamo d’accordo con la lotteria – dice un commesso del negozio di casalinghi Prodet – la procedura per la lettura degli scontrini in cassa è semplice, il problema ora è farlo capire agli altri negozianti». Capitolo a parte i registratori di cassa: dallo Stato non sono previsti contributi per l’aggiornamento – costo 120 euro ciascuno – e molti esercenti, alle prese con cali di fatturato per le restrizioni anti Covid, al momento preferiscono evitare la spesa. «L’esercente però rischierà di ricevere una segnalazione da parte dei clienti – spiegano i titolari della ditta Balossi & Conti – quindi un po’ per volta la stanno aggiornando». Altri negozianti non erano al corrente dell’iniziativa «Non ne sapevo nulla», dice Natalia Litvinova, titolare di un negozio di sartoria del centro.
Le fa eco Ilenia Ruggiero, titolare di un centro estetico: «Ancora non ho capito bene come funziona». Nessun commento dalle associazioni di categoria come Confesercenti e Confcommercio Ascom Saronno: quest’ultima sul sito si è limitata a ricordare agli iscritti le modalità di adesione alla “riffa di Stato”.
Claudio Agrelli
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