Più che correre ai ripari, Uboldo gioca d’anticipo e adotta il nuovo Piano comunale delle emergenze per gestire al meglio calamità naturali e incidenti rilevanti: è stato infatti presentato il nuovo Piano di emergenza comunale, già approvato nell’ultima assemblea civica.
Uboldo e rischi naturali: allagamenti, esondazioni, rottura degli argini
Una serie di interventi della Protezione civile da mettere in atto in caso di calamità naturali e gravi emergenze, raccolti in un Piano emergenze che Uboldo ha voluto stilare punto su punto. A illustrarli, dopo i ringraziamenti del sindaco Luigi Clerici “a tutti i volontari della Prociv per il loro impegno per la comunità profuso in questi anni”, è stato il coordinatore Piero Zucca.
Basso rischio sismico, ma vie di fuga e strutture a rischio crollo
La prima parte del piano contiene l’analisi della pericolosità territoriale, indicando i seguenti rischi: allagamenti a causa di esondazioni o rottura degli argini del Bozzente e del Fontanile di San Giacomo; incendi boschivi, accidentali o dolosi, con propagazione di fiamme e fumo verso aree urbanizzate; attività industriali pericolose per possibili roghi a sud, lungo via Caduti della Liberazione, e a est, verso il confine di Saronno; sotto l’aspetto sismico, il comune di Uboldo è classificato in zona 4, a bassa sismicità, ma sono state evidenziate le vie di fuga difficilmente percorribili, nelle quali aumenterebbe la probabilità di essere colpiti dalle strutture in crollo.
Incidenti sulle strade e sulla linea ferroviaria Milano-Malpensa
Infine possono avvenire incidenti gravi sulle assi viarie di comunicazione (in primis le autostrade, le Strade provinciali 527 e 25) e sulla linea ferroviaria Milano-Novara-Malpensa. Un ruolo importante, nel Piano, lo riveste l’allerta alla popolazione, disponendo come metterla in guardia (senza generare inutili allarmismi) quando si verifica una calamità naturale. Le aree e strutture di emergenza e accoglienza individuate sono il centro sportivo di via Manzoni, il parcheggio di piazza Alpini e il parco comunale di via Ceriani (compresi il verde e le strutture scolastiche).
La seconda parte del Piano individua gli organi comunali deputati al coordinamento delle emergenze, che costituiranno la cabina di regia al cui vertice ci sarà per legge il sindaco: si tratta della struttura denominata UCL, Unità di crisi locale. La terza parte del Piano contiene la gestione generale dell’emergenza: dalle procedure alle informazioni, al censimento dei danni.
Redazione web
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