Per settimane è rimasto di notte sul posto di lavoro per impedire ai ladri di tornare, pronto a fermarli e a denunciarli ai carabinieri. Il gerenzanese Paolo Lindiri, gestore del “Cico Bar” del centro sportivo di Uboldo, non ce l'ha fatta più a sopportare: esasperato dai continui furti, si è piazzato di notte nel locale per proteggerlo dalle incursioni delle bande di ragazzini. Una volta, sentendo dei rumori e movimenti sospetti, ha raggiunto i bagni della struttura, tuttavia – vistisi scoperti – i malintenzionati hanno scavalcato la cinta metallica e sono fuggiti via.
Una settimana fa il nuovo furto: approfittando dell'assenza del gestore, che si trovava nella sua casa di Gerenzano, i soliti ignoti hanno forzato un'altra volta la tapparella e una finestra per penetrare nel prefabbricato; hanno quindi fatto incetta di caramelle e dolciumi, oltre che di una decina di bottiglie di liquori. Inquietante che dei ragazzini, di sicuro gli stessi autori degli altri furti, se la spassino con degli alcolici.
Questi episodi mettono ancora una volta in discussione la sicurezza del centro sportivo di Uboldo. “Com'è possibile che si possa continuare a colpire il bar senza che facciano nulla per evitarlo? – commentano i frequentatori del luogo di ritrovo – Non si può abbandonare così…”. Dal Comune replicano che, avendo affidato il centro sportivo all'Uboldese Calcio, è la società a dover provvedere alla sicurezza.
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