"Retata" notturna nel Saronnese e nella Bassa Comasca, per bloccare una serie di personaggi accusati di far parte di una rete dedita alla corruzione e all'usura, ma anche alle estorsioni e allo spaccio di stupefacenti. I Carabinieri e la Guardia di Finanza di Saronno e Varese e hanno eseguito nelle Province di Varese, Como e Brindisi 16 perquisizoni e 17 misure cautelari, di cui 14 in carcere e 2 ai domiciliari, più 1 obbligo di firma, nei confronti di appartenenti ad un gruppo criminale, operante principalmente nel Saronnese e nella Bassa comasca.
L'operazione, condotta con il supporto del 3° battaglione carabinieri Lombardia, di unità cinofile antisabotaggio e antidroga dei Nuclei Carabinieri di Orio al Serio e Casatenovo, di un velivolo del 2° Nucleo Elicotteri di Orio al Serio, conclude una complessa indagine coordinata dal Procuratore Capo Gianluigi Fontana e diretta dal Sostituto Procuratore Pasquale Addesso, avviata dal Nucleo operativo della Compagnia Carabinieri di Saronno nel gennaio 2013, che ha permesso di individuare le responsabilità di un sodalizio criminale attivo nelle province di Varese, Milano e Como dedito alle estorsioni ai danni di imprenditori, all'usura, alla corruzione e al falso in atto pubblico, allo spaccio di stupefacenti.
Gli approfondimenti investigativi hanno fatto emergere l'esistenza di un articolato sistema corruttivo di pubblici ufficiali collusi con imprenditori della zona ed esponenti della 'ndrangheta calabrese disponibili ad intrattenere rapporti illeciti di reciproca convenienza. Lo sviluppo delle indagini ha fatto anche emergere operazioni societarie e finanziarie illecite compiute grazie al supporto di alcuni professionisti, al fine di sottrarre all'erario beni e capitali a fronte di un debito verso il fisco di oltre 5,5 milioni di euro.
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