Saronno, l’impresa di scuderia Pandino: 15.000 chilometri su una Panda da Saronno fino alla Mongolia
E’ partita lunedì 10 luglio l’avventura del saronnese Lodovico Garini che con il fratello Umberto e l’amico Luca Troiano percorrerà in 45 giorni 15 mila chilometri per raggiungere Ulaanbaatar la capitale della Mongolia percorrendo un terzo del pianeta e ben 16 stati. Il progetto, realizzato con molta attenzione negli ultimi mesi, si muove sulle tracce della via della seta e ha un’ispirazione storica.
Saronno, la Panda fino alla Mongolia
“Nel 1956 – spiega il team – sei studenti di Oxford e Cambridge attraversarono per la prima volta metà del pianeta a bordo di due automobili. Dal Canale Della Manica a Singapore. Il motivo chiave? Dimostrare che tutto è possibile. Oggi, 67 anni dopo, il nostro viaggio si ispira agli stessi ideali. In un mondo colpito da pandemie, guerre, conflitti interni e tensioni internazionali vogliamo dimostrare che avventure di questo tipo sono ancora possibili e che i confini e frontiere che dividono le nazioni sono solo linee tracciate su una mappa. Negli ultimi tre anni a causa della pandemia da Covid 19 e della situazione geopolitica dei paesi dell’Asia Centrale un viaggio di questo tipo non sarebbe stato possibile, ma oggi le cose stanno cambiando”.
Anche nella scelta del mezzo i ragazzi si sono dimostrati audaci: “Il veicolo che abbiamo selezionato è un’inarrestabile Fiat Panda 4×4 del 1996, originaria di Modena e di colore rosso. Perché proprio una vecchia Panda? Raggiungere la Mongolia con un fuoristrada di ultima generazione sarebbe fin troppo semplice, farlo con una Panda di 27 anni lo renderebbe un’impresa. Siamo convinti che per vivere una vera avventura sia necessario uscire dalla propria comfort-zone, trovarsi sperduti in giro per il mondo potendo contare solo sull’aiuto dei propri compagni di viaggio”.
E c’è anche un progetto solidale: “Il 50% di tutti i fondi raccolti verranno devoluti in beneficenza a due organizzazioni umanitarie: Medici senza frontiere e Intersos al supporto delle zone terremotate di Siria e Turchia”. Per questo è attiva una raccolta fondi a cui si può contribuire su gofundme. “Vorremmo ringraziare – concludono i ragazzi – le numerose persone che stanno sostenendo il nostro progetto e i nostri sponsor, saronnesi e non: Il Gelato, Pi greco caffè, Spaccio ottica, Cattaneo & garini assicurazioni, Brunner, Lampa, Pharmasi, Tessilgomma, Autoricambi 4×4, Flexbimec, Extrema ratio”.
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