Tutti con una gran voglia di imparare a fare il pane o la pizza in casa. Il motivo? Forse la riscoperta di una tradizione che spinge a mangiare più salutare oppure l’aumento dei prezzi nel carrello della spesa. Fatto sta che le tre serate dedicate alla produzione casalinga di pane e pizza, tenute alla Villa Borletti di Origgio, hanno registrato il tutto esaurito.
A salire in cattedra, nell’inusuale ruolo di insegnanti, due rinomati panettieri origgesi: Christian Ferrario e Fabio Ceriani, rispettivamente allievo e figlio di Claudio Ceriani, uno dei più grandi panettieri del paese. Ferrario precisa che “non si è parlato di prezzi troppo alti della pasta o delle pizze: ho avvertito, più che altro, il desiderio di tornare a panificare come una volta a casa propria. Le persone non erano granché preparate, non avendo l’impastatrice, ma volevano formarsi”.
“Mai ci saremmo aspettati di dover respingere circa 40 persone, la prima sera, perché i 55 posti a sedere della nostra sala erano completamente esauriti – commenta Umberto Bartoletti, del gruppo Amici di Villa Borletti. Come vi spiegate questo successo? “Nonostante un mondo ormai dominato dalla tecnologia, noi tutti abbiamo voglia di riscoprire gesti, profumi, sapori della nostra tradizione, quasi del tutto dimenticati, di ripetere quello che facevano i nostri nonni. I panettieri che ci aiutano a impastare e cuocere l’alimento base della nostra vita, il pane, ci aiutano a non dimenticare i tempi che ci hanno preceduto”.
Tornano in auge la calma e la sapienza del passato
Con calma, grande professionalità e chiarezza, Cristian e Fabio hanno spiegato le varie fasi della produzione del pane e della pizza, attività che nei tempi passati erano quotidiane nelle case. Un’occasione per dimenticare le tecnologie e riportare la calma e la sapienza del passato, per non dimenticare quanto di valido e utile si faceva una volta. “E’ stato molto bello vedere e ascoltare questi due bravissimi professionisti – è il commento – Ci hanno fatto vedere e ci hanno trasmesso le regole per ottenere prodotti apparentemente semplici ma che hanno alle spalle una lunghissima esperienza data dalla tradizione”.
Ringraziamenti, da parte di Cristian Ferrario, a Matteo Scorti, fotografo del team, e Alessandro Monti, manager.
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