“Il tempo delle parole e delle promesse è finito, i pendolari vogliono risposte, non messaggi di solidarietà dei tecnici e dei politici. L’assessore si impegni a trovare uno spazio per riconvocare i comitati nel più breve tempo possibile”.
E’ la rabbia dei comitati pendolari della Lombardia, dopo che l’incontro coi rappresentanti regionali è andato deserto. Al tavolo per fare il punto sullo stato dei trasporti mancava il diretto interlocutore: l’assessore alla partita Claudia Terzi.
“Tutti i Comitati del Quadrante Ovest sono stati convocati dall’assessore Terzi, dopo un’attesa di due mesi per un incontro in Regione. Purtroppo a tale incontro, l’assessore non si è presentata, senza nemmeno un avviso”, spiegano i comitati Pendolari Gallarate-Milano, il Comitato S6 Milano-Novara, il Comitato Viaggiatori Trenord Nodo di Saronno e il Rappresentante Domodossola-Arona-Milano.
“Riteniamo inaccettabile il comportamento dell’Assessore Terzi nei confronti dei pendolari del quadrante ovest che, costantemente, denunciano situazioni insostenibili per i viaggiatori lombardi a causa delle ben note problematiche di Rfi, Trenord e Trenitalia”, continuano i rappresentanti in una nota congiunta. “Per questo motivo i comitati hanno abbandonato la sede di Regione per la mancanza dell’interlocutore, esprimendo la loro rabbia e il loro forte disappunto”.
Intanto, è arrivata la replica dal governatore Attilio Fontana. “Le situazioni di disagio che si stanno verificando sono assolutamente anomale. Mai, in passato, avevamo visto cose del genere: è chiaro che qualcosa dovrà essere cambiato in termini di interventi sul traffico”. Così il presidente di Regione Lombardia, a margine dei lavori degli Stati Generali per il Patto per lo Sviluppo, ha risposto alle domande dei giornalisti relative alla situazione dei pendolari che utilizzano i treni.
“Portiamo avanti le iniziative su cui stiamo lavorando. Purtroppo – ha proseguito – questi progetti richiedono qualche mese. Mi vergogno, ma chiedo ai pendolari di avere ancora un po’ di pazienza. Spero che presto si possa invertire la rotta”.
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