
L’esibizione sul palco dell’Ariston è stata, è il caso di dirlo, da “lacrime e sangue”. Achille Lauro continua a sorprendere e anche in questa 71° edizione del Festival di Sanremo è tra gli artisti che stanno facendo più parlare più di sé. Provocante, istrionico, volutamente scioccante come quando, al termine della performance nella prima serata, dal viso di Lauro sono improvvisamente sgorgate delle lacrime rosso sangue. A renderle possibile la magia del trucco cinematografico, frutto di un lungo e impegnativo lavoro di squadra, come racconta in un’intervista a “Il Notiziario.net” il make up artist saronnese Andrea Leanza, già noto per aver trasformato nel film “Hammamet” di Gianni Amelio l’attore Pierfrancesco Favino nel leader socialista Bettino Craxi.
In una Sanremo blindata alle prese con rigide misure di sicurezza anti-Covid, Leanza si sta occupando di realizzare, insieme alla sua collaboratrice Denise Boccacci, gli effetti speciali del trucco sul volto dell’artista veronese: «Per creare l’effetto della lacrimazione abbiamo dovuto studiare un sistema di pompaggio del sangue indipendente, automatizzato e controllato direttamente dall’artista. – racconta – Lui aveva, sotto il costume una pompa con serbatoio, un regolatore di flusso e un pacco batteria con uno switch collegato sotto la parrucca in modo da accendere il pompaggio con un sistema di tubi realizzati a mano. Da dietro la schiena i tubi salivano fino a sopra la testa e poi si dividevano a Y andando dalla fronte verso i lati degli occhi.
Tutto questo impianto era nascosto dalle protesi fatte con gel di silicone al platino che gli hanno cambiato l’anatomia della struttura ossea e dell’arcata sopraccigliare». Per realizzare le varie protesi ci sono voluti 2 mesi di tempo e un team di 12 persone in laboratorio. Dal capo del make up Simone Belli alla truccatrice Maddalena Prando, dallo stylist Nick Cerioni ai coreografi, dalla maison Gucci ai social media manager: il “team Lauro” può contare su un entourage vasto con l’obiettivo di sorprendere il pubblico, quest’anno tutto da remoto. Nella seconda serata Achille Lauro si è esibito con la sua “Bam Bam Twist” mentre Francesca Barra e Claudio Santamaria si lanciavano sul palco, in chiave ironica, nel famoso ballo del film Pulp Fiction di Quentin Tarantino.
In questo caso Lauro si è presentato con un trucco vintage anni 50, un make up che ha voluto essere un omaggio alla grande Mina. «C’è tanto di Lauro su questo progetto – dice Leanza – è logico che c’è tutta una squadra che lo aiuta a realizzarlo, ma tante cose sono ideate direttamente da lui. È una persona molto intelligente e preparata». Non resta ora che aspettare di vedere quali altri sorprese compariranno sul palco del Teatro Ariston perché, si sa, c’è il trucco ma non l’inganno.


Claudio Agrelli
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