Mille firme per portare in Consiglio i problemi dell’ospedale di Saronno: “Dopo due mesi di raccolta firme, con dieci banchetti in piazza Libertà e cinque nei quartieri, Attac Saronno per Una Società della Cura ha protocollato in Municipio un centinaio di moduli contenenti le firme dei mille residenti che richiedono al consiglio comunale di deliberare su 8 aspetti di sanità pubblica territoriale”.
Due mesi di raccolta firme per l’ospedale di Saronno
Inizia così la nota di Attac Saronno che traccia un bilancio dell’iniziativa: “Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato ottenuto, per il quale non possiamo che ringraziare le cittadine e i cittadini saronnesi firmatari, ma anche le decine e decine di non residenti – fruitori dell’ospedale di Saronno – che avrebbero voluto farlo, ma non potevano perché abitanti fuori città. Sarebbero bastate infatti 500 firme, ma la risposta è stata addirittura doppia“. Il gruppo ora si rimbocca le maniche: “Porteremo la loro voce insieme alla nostra non solo nella discussione consigliare: a questo proposito, si auspica che – data la rilevanza del tema, il numero di sottoscrizioni non fa che confermare – l’ordine del giorno della seduta preveda la discussione di questo punto all’inizio dell’ordine del giorno e non ‘in seconda serata’. Daremmo così all’Amministrazione un’occasione di coinvolgimento partecipativo dei propri concittadini, mancato in questi anni su un tema importante: speriamo che chi ci governa la voglia cogliere”.
Saronno, la raccolta firme e l’intervento del consiglio
C’è anche una richiesta sulle tempistiche: “Ci auguriamo inoltre che la discussione possa avvenire in un tempo breve dalla consegna delle firme, compatibilmente con i tempi previsti dal regolamento comunale, che comunque prevedono una risposta entro 30 giorni da oggi alla richiesta di delibera: crediamo sia importante andare in consiglio entro fine gennaio“. Un’iniziativa che ha coinvolto tutta la città: “Tornando ai due mesi di infaticabile lavoro di raccolta firme, che ha visto coinvolta una quindicina di volontari, torniamo a segnalare l’importanza di avere raccolto le firme anche nei quartieri, andando a cercare i cittadini vicino alle loro abitazioni: se vogliamo servizi sociosanitari di prossimità, dobbiamo praticarla anche noi”.
Leggi ilNotiziario anche da pc, smartphone e tablet. Clicca qui per la nostra edicola digitale
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube