A caccia di nazisti. Amazon Prime Video ha lanciato sulla sua piattaforma, rilasciando il 21 febbraio tutti e dieci gli episodi, HUNTERS, una serie distopica ma fino a un certo punto: nella New York del 1977 (per altro magnificamente ricostruita) , un ebreo sopravvissuto ma desideroso di vendetta, Meyer Offerman, mette insieme una task-force per uccidere i nazisti che si sono nascosti in America, dove vivono sotto false identità nell’intento di creare il Quarto Reich. Gli ingredienti per una serie avvincente ci sono tutti: un nuovo piano genocida e impedire che il nazismo possa essere riesumato nella terra della Statua della Libertà, quell’America che lo aveva estirpato. Così assistiamo a rapimenti, omicidi e atti terroristici, fra i quali si ritagliano un loro spazio coinvolgenti flashback dei protagonisti – i buoni e i cattivi – quando si trovavano nel campo di concentramento di Auschwitz.
Addirittura gli autori hanno voluto inserire in ciascun episodio alcuni spezzoni satirici, completamente slegati dalla trama, di denuncia del sistema politico americano, che aveva aiutato le menti più brillanti del nazismo a fuggire negli States per impiegarli nei grandi progetti mondiali, come la conquista della luna (questo sì che è vero). Altrimenti se li sarebbe accaparrati la Russia. Sconvolgente la rivelazione finale, inimmaginabile, degna di un giallo e del tutto imprevedibile in una storia drammatica e thriller (solo questo vale tutta la serie).
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Splende il cast: a cominciare da Al Pacino, che con HUNTERS approda finalmente nel mondo della serialità di qualità, come molti suoi colleghi. Davvero superbo in questo ruolo, che gli è stato cucito addosso: un ebreo che ne ha passate tante, il cui obiettivo è soprattutto trovare Il Lupo, com’era soprannominato il medico di Auschwitz che lo aveva torturato sadicamente rovinando il suo rapporto con una ragazza del campo. Ma il vero protagonista è il nipote di quest’ultima, Jonah, un ragazzo di 20 anni che fa sua la causa dei suoi avi ebrei ed entra nella task-force. In questo ruolo il giovane Logan Lerman si dimostra un promettente attore, perfettamente nella parte, credibile in ogni scena: sia che combatta sia che pianga per la morte di una persona amata, ma anche quando entra in crisi perché non sa se sia giusto uccidere per vendetta. C’è poi Lena Olin nei panni della nazista che ha orchestrato il piano d’instaurare la dittatura in America: attrice brava, con alle spalle serie del calibro di ALIAS e parecchi film, ma che qui sembra uguale alla Irina del recente RIVIERA, risultando poco convincente. Stonati i richiami a un cinema di tarantiniana memoria, con scene un po’ splatter che sembrano solo fargli il verso, di cui francamente si poteva fare a meno.
HUNTERS è un ottimo prodotto, godibile e ben congegnato, dove non mancano i colpi di scena, azione e momenti riflessivi sul pericolo che ancora oggi si corre per colpa di chi vorrebbe tornare al passato. Attendiamo la seconda stagione, già confermata.
Foto: MamE.it / Mondofox.it
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