di Stefano Di Maria
Solo qualche settimana fa scrivevamo che se la serie MARE FUORI fosse pubblicata su Netflix il suo successo sarebbe di tutt’altre proporzioni. La distribuzione è fondamentale e scegliere le piattaforme giuste può decretare la popolarità o la fine di uno show. E’ il caso di MANIFEST, da un mese al primo posto nella Top 10 di Netflix. Sta spopolando, complice il fatto di poter vedere tre stagioni tutte insieme, senza dover aspettare un anno fra l’una e l’altra. Prodotta e trasmessa da NBC, è stata cancellata alla terza stagione, ma il colosso dello streaming americano ha acquisito i diritti di distribuzione e deciso di produrre la quarta stagione, quella finale.
Ma di cosa parla MANIFEST? Si tratta di un drama a tinte mistery, incentrato su un gruppo di persone che viaggiano su un aereo scomparso dai radar. Dopo quella che pare a tutti una terrificante turbolenza, il volo 828 atterra e i passeggeri scoprono che parenti e amici li credevano morti: per qualche strano fenomeno, sono tornati sulla terra cinque anni dopo la sparizione del velivolo. La particolarità della serie, piaccia o non piaccia il genere che obbliga alla sospensione dell’incredulità, sta nel mettere lo spettatore di fronte a un quesito: come cambierebbe la vita dei miei cari se pensassero che sono morto?
Le tre stagioni indagano infatti i cambiamenti nei rapporti, le tensioni che si creano con chi si è rifatto una vita, la delusione di ritrovare il proprio microcosmo cambiato, la fatica nel doversi ricostruire un esistenza. In tutto ciò c’è anche spazio per la fede e i cambiamenti che può portare. Di pari passo vanno le indagini per scoprire che cosa sia successo al volo 828, spingendo lo spettatore a un binge watching che ricorda LOST.
Proprio in riferimento alla famosa serie cult che partiva da un volo aereo, MANIFEST sembra volerne prendere l’eredità proponendosi come un LOST al contrario. Se l’epico show si concludeva sullo sconcertante ritorno sulla terra dei protagonisti, qui l’antefatto sono i passeggeri che tornano alle loro presunte vite, senza sapere che cosa li aspetta.
Il mistero continua.
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