Dopo la condanna Martina ha scritto una memoria in cui continua a dare ad Alexander un ruolo marginale nella vicenda, scaricando invece le responsabilità maggiori sull'amico bancario Andra Magniani, sostenendo che lui le raccontasse di essere un "volontario" in un gruppo di persone che aiutavano le vittime, colpendo con violenza chi le tormentava, e che il suo sogno fosse di andare a combattere nella guerra civile in corso in Ucraina.
Secondo la memoria di Martina, sarebbe stato lui a introdurla all'uso dell'acido emuriatico e a lanciare per primo l'acido addosso contro Pietro, colpendolo sul volto.
La sostanza però ormai non cambia: la condanna è di 14 anni sia per Martina che per Alexander e un risarcimento alla vittima di un milione di euro.