L’ordinanza è stata firmata dal gip Raffaella Mascarino e chiesta dai pm Silvia Bonardi, Luigi Furno e Adriano Scudieri per accuse, a vario titolo, di corruzione, finanziamento illecito e truffa all’interno di un filone dell’indagine denominata “Mensa dei poveri”.
Secondo quanto riporra l’Ansa “Si tratta di un nuovo filone della maxi indagine che il 7 maggio portò a 43 misure cautelari eseguite, tra gli altri, nei confronti dell’ex coordinatore di Forza Italia a Varese Nino Caianiello, del consigliere lombardo di Forza Itlaia Fabio Altitonante e dell’allora candidato alle Europee e consigliere comunale in quota Forza Italia Pietro Tatarella”.
Lara Comi, nata nel 1983 a Garbagnate Milanese dove la famiglia è conosciutissima, sarebbe coinvolta per le consulenze ricevute da Afol Metropolitana, per un finanziamento illecito, ottenuto da un industriale bresciano e per il compenso aumentato del suo addetto stampa, rimborsato dal Parlamento Europeo ed utilizzato poi per pagare i costi di una sede.