E’ un documento di 100 pagine, che dispone una serie di interventi in vari settori per fronteggiare l’emergenza coronavirus e le sue conseguenze sull’economia di imprese, famiglie e persone.
Si comincia con la sospensione degli adempimenti su ritenute d’acconto, contributi previdenziali e assistenziali, premi per l’assicurazione obbligatoria: dovranno essere effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 oppure tramite un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal mese di maggio 2020.
Sospeso ogni altro adempimento fiscale la cui scadenza cada tra le date dell’8 marzo 2020 e del 31 maggio 2020: dovranno essere effettuati, senza sanzioni e interessi, in un’unica soluzione entro il 31 maggio 2020 o tramite un massimo di 5 rate mensili di pari importo a decorrere dal maggio 2020.
Viene introdotto il trattamento di cassa integrazione ordinario che sostituisce i precedenti ammortizzatori sociali in favore di aziende che avevano in corso un trattamento di integrazione salariale straordinario o hanno in corso un assegno di solidarietà, ma anche di aziende che di microimprese con un minimo di un dipendente, che hanno dovuto sospendere l’attività.
Il decreto riconosce un’indennità di 600 euro, su base mensile, non tassabile a professionisti non iscritti agli ordini; co.co.co. in gestione separata; artigiani; commercianti; coltivatori diretti, coloni e mezzadri, stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali; lavoratori del settore spettacolo; lavoratori agricoli.
Dal 5 marzo 2020, e per un periodo non superiore a 15 giorni, i genitori lavoratori dipendenti del settore privato hanno diritto a fruire, per i figli di età non superiore ai 12 anni, di uno congedo, per il quale è riconosciuta un’indennità pari al 50% della retribuzione. La fruizione di tale congedo è riconosciuta, in modo alternativo, ad ambedue i genitori, per un totale di 15 giorni. Per gli stessi lavoratori beneficiari, è prevista, quale opzione alternativa, la corresponsione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting nel limite di 600 euro.
Vi sono poi una serie di misure relative ai datori di lavoro e ai lavoratori dipendenti, nonché disposizioni di urgenza per l’attività della Protezione civile, tra cui la possibilità di requisire immobili per necessità.