
L’astrofisico bollatese Paolo Ferri è il “Cavaliere dello Spazio”
Ha ottenuto un nuovo importante riconoscimento l’astrofisico bollatese professor Paolo Ferri, l’uomo che ha guidato la missione dell’Ente Spaziale Europeo che fece atterrare un modulo su una stella cometa, compiendo una delle più spettacolari operazioni astrali mai compiute dall’umanità.
Alla fine del 2020 Paolo Ferri è andato in pensione, ma sta continuando varie attività, che gli permettono di tenersi aggiornato sullo spazio e di propagare l’esperienza e la conoscenza che ha accumulato in quasi 40 anni di carriera.
Continua a vivere in Germania, dove insegna in università, tiene presentazioni online e supporta alcune start-up nel campo spaziale, oltre che a fare training all’Airbus-spazio. Ma la vera novità per il professor Ferri è giunta solo settimana scorsa, quando gli è stato comunicato il conferimento da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
“Un onore inatteso che mi ha fatto molto piacere – ci racconta il professor Ferri – rafforzando il legame che ho con il mio Paese anche in questo periodo triste di esilio forzato”.
Intanto all’Esa è arrivato da marzo il nuovo Direttore Generale, Joseph Aschbacher e prosegue l’avventurosa missione “Solar Orbiter” verso il Sole per scoprirne da vicino i segreti, missione che, fino a quando non è andato in pensione, è stata guidata proprio da Ferri.
Ma Ferri ci spiega che sono tante le missioni in corso o in programma da parte dell’Esa: l’osservazione della Terra ha visto un altro lancio di un satellite del programma Copernicus, il Sentinel 6A.
Il programma prevede sei nuove serie di satelliti che verranno lanciati nel corso del decennio. Questi satelliti aumenteranno enormemente le capacità di monitoraggio della Terra, dell’ambiente, dell’atmosfera, fornendo un contributo fondamentale agli sforzi per lo sviluppo sostenibile.
Nel campo scientifico le missioni interplanetarie continueranno a svolgere un ruolo importante, ci spiega il professor Ferri, BepiColombo, la missione verso Mercurio, continua il suo viaggio e, dopo un passaggio vicino a Venere (che sorvolerà a soli 550 km di altezza il 10 agosto), arriverà a Mercurio in ottobre.
Ma sarà solo un passaggio, anche se a soli 200 km di distanza: la sonda è ancora troppo veloce per entrare in orbita del piccolo pianeta. Serviranno ancora quattro anni di viaggio e altri cinque passaggi da Mercurio per arrivare all’orbita finale, nel dicembre 2025. Solar Orbiter invece è vicino alla meta: in agosto (un giorno prima di BepiColombo, il 9 agosto), sorvolerà Venere e pochi mesi dopo sarà sulla sua orbita definitiva, a due passi dal Sole, che fotograferà e analizzerà per molti anni, avvicinandovisi sempre di più.
Nel 2022 sarà la volta di Juice, la prima sonda Europea verso Giove, che partirà in settembre o ottobre per un viaggio di quasi otto anni. E speriamo sia finalmente il momento di ExoMars di partire per Marte portando un rover che vi atterrerà nel 2023. Insomma molte missioni appassionanti per il futuro.
E nel futuro prossimo potrebbe esserci anche un nuovo libro per Paolo Ferri: lo sta scrivendo e potrebbe essere pubblicato forse già nel 2021. Ma ne riparleremo…
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