“Chiediamo esplicitamente le dimissioni dell’assessore Terzi”. Lo scrivono nero su bianco i comitati dei pendolari della Lombardia analizzando la situazione di Trenord con treni soppressi a causa delle quarantene “che arrivano a punte del 25%”. Sono 24 i comitati dei pendolari lombardi che sottoscrivono le sue dimissioni. Tra questi anche quelli della Milano-Asso e del nodo di Saronno.
I rappresentanti partono dall’analisi della situazione ferroviaria dell’ultimo periodo “uno dei più cupi periodi, degradando continuativamente e in maniera ormai non più sostenibile”, scrivono in una lettera inviata anche al presidente della regione, Attilio Fontana. “Anche se la presente pandemia costituisce un ulteriore motivo di peggioramento, non ne costituisce affatto la causa esclusiva e nemmeno la principale. Il Covid c’è per tutti ma nessuna altra azienda, ferro o gomma che sia, è nelle stesse disastrate condizioni di Trenord, ed ovunque (anche per la “vicina” Trenitalia) le cancellazioni dei treni rimangono a un livello molto più basso. In particolare, il peggioramento della qualità e della quantità del servizio è in atto da anni e la pandemia costituisce quindi solo una causa di accelerazione e giustificazione del degrado”.
I rappresentanti scrivono che anno dopo anno, le corse sono state ridotte passando dalle 2.347 giornaliere del 2018, alle attuali che sarebbero meno di 1.800 al giorno senza contare la riduzione della lunghezza del percorso di molte altre. “Vanno sommate le cancellazioni delle corse che, nei giorni scorsi, è arrivata a punte del 25%”, scrivono. “Il degrado della situazione ai danni dei cittadini lombardi è ormai tale da rendere necessaria una correzione di rotta chiediamo esplicitamente le dimissioni dell’assessore Terzi, che riteniamo largamente responsabile del disastro”.
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