Ad Arese un uomo cade dalla bici e chiede al Comune un risarcimento di ben 85.500 euro.
Una caduta dalla bici rischia di costare molto cara al Comune.
Infatti l’ente si è ritrovato sott’accusa e il prossimo 20 luglio dovrà comparire davanti al Tribunale di Milano per rispondere dei danni subiti dal ciclista rovinato sull’asfalto.
E per di più il risarcimento preteso non è trascurabile essendo stato quantificato in complessivi 85.526,70 euro.
Una cifra notevole, ma tant’è.
La brutta caduta risale al 20 ottobre 2016 quando l’uomo alla guida della propria bicicletta, stando al suo racconto, a causa dell’improvvisa esigenza di compiere una brusca manovra per evitare l’impatto con un cartello di segnaletica verticale (indicante la fermata del pullman) e una panchina, a poca distanza l’uno dall’altra, è finito a terra.
Cade dalla bici e porta in causa il Comune di Arese
Il malcapitato da subito ha contestato al Comune l’incauto posizionamento della segnaletica e dell’arredo urbano nella sede della pista ciclabile percorsa alla guida della propria bicicletta.
L’ente ha denunciato l’episodio alla compagnia assicurativa, che nel maggio 2018 ha respinto la richiesta risarcitoria.
Ma l’uomo non s’è arreso, anzi ritenendo il Comune responsabile dell’accaduto, è andato avanti.
Ha promosso la causa per far sì che il Tribunale gli riconosca le proprie ragioni e condanni l’ente a risarcirlo per i danni.
In municipio, a loro volta, ritenendo sussistenti i motivi per resistere alle sue pretese, hanno rimesso la difesa al legale indicato dalla compagnia assicurativa.
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