Uno spicchio di mela per camuffare la voce. E un telefono. Sono queste le ‘armi’ utilizzate da una coppia di raggiratori che lunedì pomeriggio ha tentato ben due colpi a Senago. Ma in entrambi i casi sono dovuti rimanere a bocca asciutta.
Come primo numero hanno digitato quello di una 83enne. La raggiratrice si è spacciata per nipote della donna. Ha esordito dicendo di avere la voce strana per aver mangiato uno spicchio di mela che le era andato di traverso. Le confessava così di essere in grave difficoltà per un problema con un contratto e che il papà avrebbe avuto grosse difficoltà se non avesse saldato un debito di seimila euro. A quel punto è entrato in azione l’altro raggiratore che si è spacciato per il gestore del contratto e che informava la signora di essere in casa della nipote. La donna però ha prontamente replicato ai truffatori intimando all’uomo di andare subito via da casa della nipote 13enne che non poteva ricevere visite a quell’ora.
Sfumato il colpo, i due raggiratori non si sono persi d’animo. E subito hanno contattato un’anziana coppia di ottantenni. La rediviva nipote, anche questa volta con la voce corrotta dallo spicchio di mela, parla alla nonna di un debito con la banca di 60mila euro. Il marito della pensionata sentendo la consorte parlare di valori e gioielli interrompe la conversazione. Anche questa volta prende la parola un fantomatico direttore di banca, che viene invitato a casa dei coniugi per risolvere la situazione. A quel punto la coppia di pensionati minaccia che avrebbe contattato i Carabinieri, interrompendo la conversazione. Le forze dell’ordine stanno indagando per risalire all’identità dei raggiratori.
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