Bollate, appello di Legambiente ai cittadini: “Gridate No al Data center!”.
Legambiente Bollate si schiera decisamente contro la realizzazione del grande Data Center nei terreni tra Cascina del Sole e Cassina Nuova, la cui proposta è stata presentata ufficialmente in Commissione Urbanistica proprio martedì.
Legambiente esprime il suo forte no con un comunicato in cui invita addirittura i cittadini a “salire sui tetti” per esprimere la propria contrarietà. “Dove verrebbe collocato questo mega cervellone? – scrive Legambiente -Nell’area ora verde tra Cascina del Sole e Cassina Nuova – tecnicamente per il Pgt l’Ambito 12 – a ridosso della ex “Rho-Monza”. Nella stessa area in cui, con un’altra scelta già inadeguata ancora prima di essere stata proposta, si voleva realizzare lo sfumato, per fortuna, centro commerciale. A nostro avviso si tratta dell’ennesimo sfregio inferto al territorio comunale”.
Bollate, Legambiente contro il Data center: le motivazioni
“Non basta il nuovo quartiere che sta sorgendo tra Ospiate e Baranzate, con inclusa la realizzazione di strutture per anziani e forse asilo nido a poche centinaia di metri da un centro di interesse rilevante per la sua pericolosità (lo stabilimento chimico Solvay); non basta la completa cementificazione della zona di Madonna in Campagna; non basta il progetto di recupero dell’area ex Ceruti con 10 nuovi palazzi e un supermercato! – tuonano gli ambientalisti – Pare proprio che l’Amministrazione non riesca (o non voglia?) liberarsi dal pesante fardello (o debito?) di scelte ereditate da una pianificazione urbanistica vecchia di oltre trent’anni, che volevano far espandere la nostra città in direzione ovest- est, con un continuum edilizio che andasse a riempire ogni vuoto… Ora per l’Amministrazione bollatese ci vuole anche un “Data Center” da far passare quasi come un premio alla vocazione tecnologico-progressista della nostra città. Invece no! Legambiente Bollate non ci sta!
Preferiamo di gran lunga più verde, zero consumo di suolo reale, una prospettiva futura diversa per la città. Rifiutiamo nettamente l’idea che Bollate subisca gli effetti dell’espulsione di tanti cittadini dalla ricca e costosissima Milano. C’è bisogno di agire con politiche urbanistiche e sociali che non seguano criteri solo economici”. Da qui l’invito ai cittadini a far sentire la propria voce, “gridando un bel “no” al Data Center”. Come? “Ad esempio scrivendo alla mail dell’Ufficio Urbanistica, urbanistica@comune. bollate.mi.it, il nostro personale “Diciamo no al Data Center”. Questa potrebbe essere una forma del tutto legittima per far sentire la propria voce, per “gridarlo dai e sui tetti”.
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