A Bollate uno stimato orafo con oltre 30 anni di attività, dopo l’ennesima rapina ha deciso di chiudere, denunciando pubblicamente: “Impossibile lavorare”.
Il maestro orafo Giore, esprime il suo sconforto con una lettera esposta sulla sua vetrina di largo Quasimodo per l’ennesima rapina subita in 30 anni di attività, episodio di cui scrivevamo sullo scorso numero. L’ennesima rapina (pare che in trent’anni ne abbia subite ben cinque), che lo ha convinto a cessare l’attività a fine 2024.
Rapinatore con divisa da finto agente di Polizia locale
L’artigiano ci ha raccontato lo spiacevole episodio dell’ultima rapina avvenuta nel pomeriggio di giovedì 21 marzo quando due rapinatori si sono presentati nel suo negozio per fare razzia di preziosi di ogni genere. Il primo si è presentato alla porta indossando un’uniforme della polizia locale: un giaccone blu in uso una ventina di anni fa con la dicitura “polizia locale”, un cinturone bianco con attaccato solo un porta manette, cappello da vigile motociclista color blu recante l’effige del comune di Milano, pantaloni jeans, scarpe da ginnastica bianche e mascherina anti covid a coprire parzialmente il viso.
Poco dopo, sempre suonando alla porta della gioielleria di largo Quasimodo, si è fatto aprire il secondo rapina- tore con berretta bianca sul capo, occhiali da vista con montatura blu, giaccone beige, pantaloni Jeans e anch’esso con scarpe da ginnastica bianche; a completare il mascheramento la mascherina anti covid: un look simile al boss Matteo Messina Denaro al momento del suo arresto.
Il finto agente di polizia locale, dopo essersi introdotto con la scusa di controllare l’autorizzazione delle telecamere di video sorveglianza dell’esercizio, ad un principio di reazione dell’orafo resosi conto della situazione, ha estratto una pistola, intimando anche ad un cliente già presente all’interno di starsene immobile, per avviare così la razzia. L’orafo, senza farsi notare, aveva azionato l’allarme anti rapina collegato con la locale caserma, ma i due malfattori sono riusciti a dileguarsi primadell’arrivo di due pattuglie dei carabinieri.
Ora le indagini proseguono, ma l’amarezza per l’artigiano rimane e con essa anche il cartello esposto fuori dal negozio: “Giore srl ringrazia tutta la sua clientela che le ha permesso negli anni di operare sul territorio. Siamo spiacenti di informarvi che il negozio verrà chiuso nel corso dell’anno a causa degli ultimi eventi trascorsi, giovedì 21 marzo, che hanno reso il lavoro impossibile. Vi ringraziamo nuovamente per la fiducia e la gentilezza che ci avete concesso negli anni…”.
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