Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori per la riqualificazione dell’area di via Verdi, davanti a via Caloggio, acquistata dal Comune di Bollate nell’ambito dei beni confiscati alla criminalità organizzata. Si tratta di una superficie di circa 2.953 metri quadrati situati nella zona della valle del torrente Nirone e al limite meridionale del Parco Regionale delle Groane, che oggi si presenta come un bosco degradato di latifoglie.
Il progetto prevede la realizzazione di un bosco completamente riqualificato e in continuità ecologico ambientale con gli ecosistemi naturali esistenti, in particolare con il fontanile confinante e recentemente ricostruito da ERSAF e Regione Lombardia.
Gli interventi di riqualificazione del bosco prevedono il contenimento e l’eliminazione delle specie esotiche e non caratteristiche del territorio, la rimozione delle essenze arbustive infestanti, il diradamento delle essenze arboree decedute, a rischio schianto o con fusto inclinato, il rimboscamento con nuove essenze autoctone, la rimozione e lo smaltimento dei molti rifiuti abbandonati da tempo.
C’è grande soddisfazione per il progetto. L’Assessore alle politiche Ambientali e alla Legalità Ida De Flaviis ha dichiarato: «È un’operazione importante sia per il valore ambientale che per il significato civico rappresentato dall’opportunità di utilizzare e mettere a disposizione della collettività un bene sottratto alla criminalità organizzata. Questo passaggio dall’illegalità alla legalità mirata al bene comune può solo rendere orgogliosa l’Amministrazione comunale».
Il piano di riqualificazione del bosco di via Verdi ha ottenuto un contributo regionale finalizzato a co-finanziare interventi di recupero a scopi sociali e istituzionali dei beni confiscati alla criminalità organizzata. La fine della riqualificazione è prevista per il 31 marzo 2021. Seguirà la cura manutentiva per i successivi tre anni.
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