Come sarà l’area della Ztl “piccola” di Bollate nel caso in cui, al referendum del 6 novembre, vinca il Sì a mantenere la Ztl di dimensioni ridotte? Settimana scorsa scrivevamo che saranno i cittadini (in caso di vittoria del Sì) a decidere quale parte di Bollate chiudere con le telecamere. Tuttavia, nei giorni scorsi in seno all’amministrazione è emersa la volontà di dare un’indicazione ai cittadini, ossia di presentare quella che potrebbe essere la Ztl “piccola” nel caso in cui appunto vinca il Sì al referendum.
La Ztl “piccola” che ha in mente l’amministrazione comunale è davvero molto piccola: in sostanza, verrebbe interdetto al traffico (dalle 7 alle 9 di mattina) il tratto di via Vittorio – Veneto – Cavour che va dall’incrocio di via Parri a piazza Solferino. Ciò significa che le auto che arrivano da Senago, da via Verdi o da Madonna in Campagna all’incrocio potrebbero andare in qualunque direzione, però se vanno verso il centro di Bollate (piazza San Francesco) poi potrebbero solo svoltare in via Parri e non potrebbero più raggiungere la piazza stessa e via Cavour.
Lo stesso per chi arriva da via Piave o via Magenta: non potrebbe svoltare in via Cavour. Nella Ztl piccola indicata dal Comune resterebbe invece percorribile tutta la via 4 Novembre, sarebbe possibile arrivare alla stazione di Bollate Centro e perfino al palazzo comunale.
La sola altra strada chiusa dalle telecamere (dalle 7 alle 9) sarebbe via Matteotti: chi arriva dalla ferrovia potrebbe svoltare in via Fratellanza, ma non potrebbe proseguire dritto verso la piazzetta del vecchio comune e verso via Turati.
Insomma, una Ztl piccolissima, che spezzerebbe però il fiume di auto che attraversano Bollate lungo via Vittorio Veneto.
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