Un impegno formale dell’Amministrazione Comunale ad agire in rappresentanza dell’intera comunità cittadina per garantire un futuro alle proiezioni cinematografiche al Cinema Nuovo, chiuso lo scorso 31 dicembre.
Questo è quanto emerso martedì pomeriggio in un incontro tenutosi nella Sala Giunta all’interno del palazzo comunale tra un nutrito gruppo in rappresentanza degli “Amici del Cinema”, il sindaco, Lorenzo Guzzeloni e l’assessore alla Cultura, Gian paolo Ricci, incontro a cui è stato invitato anche il parroco, monsignor Vittorio Madè, che però non ha presenziato.
Da settimane, come riportato anche sulle pagine del Notiziario, è in corso un dibattito tra tutti coloro che si sentono orfani dell’offerta culturale del cinema – che oltre alla programmazionecommerciale proponeva un apprezzatissimo Cineforum – con dimostrazioni anche pubbliche di dissenso contro una scelta che era già stata assunta da mesi, come riportato prima dell’estate anche dalle colonne del nostro giornale. Martedì sono state illustrate anche le possibilità di finanziamento dell’impianto di proiezione digitale che consentirebbe al cinema di proseguire la propria attività, soldi che potrebbero coprire interamente la spesa grazie alla partecipazione a bandi regionali e nazionali che ancora vedono a disposizione fondi per far fronte alla necessità di conversione al digitale del vasto mosaico di piccole sale parrocchiali che compongono il quadro nazionale.
In modo appassionato è emersa la delusione per la scelta di chiusura del Cinema, luogo di aggregazione e di promozione culturale riconosciuto da più parti e che da più di mezzo secolo rappresenta una viva realtà educativa e culturale trasversale tra le generazioni che vivono nella comunità cittadina.
Sindaco e assessore ora si muoveranno in modo formale per incontrare oltre al parroco, anche i membri del Consiglio Pastorale con la speranza di poter trovare una soluzione comune per far riprendere le proiezioni.
Il gruppo non vuole porsi come forza di opposizione alla chiusura del Cinema in modo frontale ma, desidererebbe poter conoscere i dettagli che hanno spinto ad operare questa scelta per poter proporre soluzioni condivise a tutela di un luogo dipromozione culturale appartenente a tutti i novatesi.
Ora l’Amministrazione Comunale proverà ad intervenire in modo ufficiale ed esplicito a tutela del Cinema ed intanto i novatesi si sono mobilitati con una raccolta firme, in due giorni giunte a più di 500, a sostegno di una lettera indirizzata a don Davide Milani, responsabile dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Curia di Milano in cui viene lanciato un accorato appello perchè la sala non chiuda, vedendo in essa un riferimento culturale per i giovani, le famiglie e gli anziani.
La speranza è quella che il Cinema Nuovo, oggi a luci spente, possa tornare al suo ruolo originale, così come la quasi totalità delle sale parrocchiali della nostra zona.
I novatesi sperano e non si arrendono, pronti a convocare un incontro pubblico, adinizio febbraio, per discutere del problema.
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