A nessun figlio minore, nemmeno nel caso di Annamaria Franzoni, è stato riservato un trattamento simile.
E' questo in sintesi il messaggio che lancia Martina Levato, la giovane bollatese in cella per aggressioni con l'acido, nel ricordo alla Corte Suprema di Cassazione per riavere con sé il piccolo Achille nato nella relazione con Alexander Boettcher.
L'avvocato di Martina ha ricordato che nemmeno casi come la Franzoni, la Parolisi o i figli nati in carcere di famiglie mafiose hanno avuto conseguenze tali per i figli: il figlio di Martina infatti è stato dato in adozione. Il ricorso è l'estremo tentativo di bloccarla, vista la disponibilità dei suoi nonni di prendersene cura.
Martina in carcere ha ripreso gli studi universitari, si impegna ed è cambiata.
Vedremo se il ricorso fugherà le molte perplessità sull'adottabilità del bimbo.

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