Garbagnate, Giulia Banfi, la prima… in Vespa.
Il territorio si caratterizza per la presenza di negozi che vi appartengono e che ne hanno fatto e sono la storia; a Garbagnate c’è il fiorista “Banfi” la cui attività ebbe origine dal nonno, appartenente al settore degli agricoltori prima, poi vivaisti per arrivare al negozio che da ormai molti anni è gestito dal nipote Riccardo. Una attività commerciale ancora in attività e che forse in Garbagnate è la più longeva.
I Banfi di Garbagnate
Intervistato da Il Notiziario, Di Dio Banfi ci ha spiegato che un tempo una zia a Caronno gestiva un negozio di fiori e successivamente la mamma, giovanissima, a circa 15 anni, aprì il suo primo negozio di fiori. Nel ‘58 poi la mamma Giulia in Garbagnate diede vita ad un negozio più grande dell’attuale a cui era ed è abbinata nel retro bottega, una piccola serra che Banfi definisce “bomboniera”.
Garbagnate, Giulia Banfi, la prima… in Vespa. L’attività del figlio Riccardo
La sua attività è tra le più longeve del territorio in Garbagnate?
“Sì certamente, ma lo sono anche il negozio di abbigliamento, l’oreficeria, la farmacia, la macelleria, ma mia mamma è stata la prima ad aprire qui”.
Dunque i fiori hanno sempre segnato un legame, un sentimento per tutto il percorso della vita. Crede che ancora sia così?
“Penso proprio di no, una volta è vero, tu nascevi e arrivavano i fiori a tua mamma. Prima Comunione arrivavano i fiori, la Cresima arrivavano i fiori, fidanzamenti arrivavano fiori, matrimoni arrivavano fiori e al fine vita c‘erano ancora i fiori; i fiori hanno sempre seguito la vita, però adesso è cambiato il mondo”.
Ci racconti la storia dei Banfi…
“Il tutto è nato da mio nonno che coltivava nei campi vicino alla Varesina al confine tra Caronno Pertusella e Garbagnate Milanese. Coltivava verdure, che poi portava a vendere nella grande Milano. Poi è passato al fiore e alle piante da ornamento: si è così iniziato a coltivare i fiori e piante al Vivaio Banfi; mia madre ha poi aperto il negozio nel ’58, proprio qui, in via Conciliazione, a ridosso del centro del paese. Mentre mia zia Agostina aveva già aperto un altro negozio di fiori e piante nel paese di Caronno Pertusella; mio zio e i miei cugini dell’attuale “vivaio Banfi” stanno continuando con il vivaio attivato allora dal nonno. Mia zia di Caronno ha chiuso il negozio di fiori, io invece continuo l’attività nel negozio di mia madre e di mio padre”.
Quali parole si possono spendere per una donna quale è stata sua mamma?
“Grande, grande, lavoratrice instancabile. Non aveva mai fine il lavoro con Lei: notte e giorno, feriali e festivi, sempre in negozio, una cosa pazzesca. Ricordo che non esistevano le grandi festività, come il Natale ecc… Anch’io ancora adesso, non godo del Natale come grande festività”.
Dopo di lei ci sarà qualcuno che prenderà il testimone?
“Lo spero, me lo auguro con tutto il cuore che qualcuno vada avanti”. Ci serve una foto della mamma… “Magari quella della mamma accanto alla sua Vespa davanti a questo negozio. Una Vespa per una donna “emancipata” che aveva acquistato il mezzo direttamente in corso Sempione a Milano, unica donna, mi ricordo che me lo diceva, qui a Garbagnate!”.
Perché alcuni articoli non sono firmati?
Perché sono il risultato di un lavoro collettivo.
Dietro ogni notizia su queste pagine, ci sono giornalisti che da oltre 30 anni raccontano con passione la cronaca locale.
Quando un articolo non porta una firma, è perché è frutto del nostro impegno condiviso: un’informazione costruita insieme,
con la serietà che ci contraddistingue.
Edicola digitale | Canale Telegram




