Omar Bassi, l’appello della famiglia: “Cerchiamo video della serata in discoteca a Origgio”

Prima manifestazione a Milano, davanti alla stazione Cadorna per tenere alta l’attenzione sul caso della morte di Omar Bassi, 23enne di Bollate.

Famigliari e amici hanno intenzione di manifestare ogni domenica in un punto diverso di Milano per chiedere giustizia. Sono convinti che la morte di Omar, sia direttamente collegato al pestaggio subito da parte dei buttafuori la sera del 20 luglio nella discoteca di Origgio dove si era recato in compagnia di amici.

Il giovane di Bollate, secondo il racconto della cucina Michelle Sala, era intervenuto per difendere il fratello, aggredito prima di lui, perché considerato erroneamente facente parte di un gruppo che al tavolo accanto aveva scatenato un violento litigio.

Omar Bassi morto in Calabria due settimane dopo il pestaggio subito in discoteca ad Origgio 

Secondo quanto raccontato dalla cugina che era presente nel locale, Omar sarebbe stato aggredito brutalmente dagli addetti alla sicurezza del locale. Il 4 di agosto si trovava in Calabria per le vacanze, quando, uscendo dalla doccia ha cominciato a lamentare dolori.

“Papà non mi sento più il braccio, papà mi fa male la testa, papà mi fa male l’occhio e tenta di cadere, sorretto da mio marito”, racconta la mamma di Omar davanti alla stazione Cadorna. “Pensare che i responsabili sono ancora fuori a picchiare qualcuno o a farsi un aperitivo non è bello”, incalza la cugina Michelle davanti alle telecamere del Tg3 Lombardia. I famigliari lanciano un appello alla ricerca di testimoni, di video o documentazione che possano essere utili a ricostruire l’accaduto di quella sera in discoteca ad Origgio. La procura di Busto Arsizio ha aperto una inchiesta. “Intendiamo manifestare ogni domenica a Milano, partendo sempre da Bollate, decideremo di volta in volta il luogo, settimana prosima saremmo in piazza Castello”, concludono famigliari e amici.