La nuova Legge Dinanziaria è stata finalmente approvata (e non senza polemiche) dal governo Conte. Adesso si ha un quadro preciso di ciò che comporta.
La nuova legge, dopo diverse modifiche e ripensamenti, alla fine ha definito con precisione il quadro normativo e qualcosa cambia a livello di Imu, Tasi e addizionale Irpef.
Le novità più importanti riguradano i tributi locali. I comuni potranno infatti superare il limite massimo di tassazione di Imu e Tasi. Fino al 2018 era fissato a un totale del 10,6 per mille. La nuova finanziaria permette di arrivare fino a un massimo dell’11,4 per mille sommando le aliquote di Imu e Tasi.
Se tutti i sindaci a livello nazionale portassero la sommatoria al massimo, gli incassi dei comuni passerebbero dall’attuale 16,3 miliardi a 18,3 miliardi.
Non andrà così, dal momento che molti comuni di Italia non applicano queste tasse al livello massimo.
Imu e Tasi però ricordiamo che non si pagano sulla prima casa e sul primo box.
Per le case date in comodato d’uso, la Finanziaria 2019 prevede delle novità. Infatti l’agevolazione Imu e Tasi per le case concesse in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta di primo grado si estende, in caso di morte del comodatario, anche al coniuge di quest’ultimo, ma solo se sono presenti dei figli minori.
La norma che disciplina l’Imu prevede una riduzione del 50% della base imponibile per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito. Il beneficio è esteso anche alla Tasi.
La finanziaria però ha anche concesso un aumento alle Regioni per quanto riguarda l’addizione Irpef, che potrà arrivare fino al 3,3% per i redditi più alti.
A Bollate per ora però la situazione sarà positiva e senza aumenti. E’ il sindaco a farci sapere che il Comune ha fatto quadrare il bilancio cittadino con molti sforzi e qualche sacrificio, ma senza dover aumentare l’aliquota di Imu e Tasi. E sicuramente l’aliquota non aumenterà neppure l’anno prossimo, perchè il 2020 sarà l’anno delle elezioni amministrative.
Quindi i bollatesi possono dormire sonni tranquilli, almeno per due anni.
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