Brutta sorpresa per un novatese che si è recato al Locker di Amazon davanti alla stazione di Trenord per ritirare il proprio pacco poche ore dopo aver ricevuto la notifica dell’arrivo al punto di ritiro automatizzato. “Ho inserito il codice – ha raccontato lo sfortunato novatese – ma quando si è aperto automaticamente lo sportello ho visto che il sigillo del pacco era stato rotto. All’interno era presente uno solo dei due oggetti acquistati, il ciondolo d’argento era stato purtroppo sottratto. Mi sono preoccupato perché a quel punto l’oggetto risultava ritirato e invece non era così”.
Il pacco manomesso dentro al locker di Amazon
L’accaduto è stato segnalato ad Amazon che in un paio d’ore ha rassicurato il cliente e restituito l’importo, ma ha voluto conoscere maggiori dettagli sull’accaduto perché la situazione che si era presentata è risultata insolita. In particolare anche alle luce dell’ulteriore segnalazione a Il Notiziario di un altro novatese che allo stesso locker pochi giorni prima aveva trovato il pacco manomesso con all’interno le confezioni dei diversi oggetti ordinati che erano state aperte, ma senza che fosse stato sottratto nulla, presumibilmente per la scarsa rivendibilità degli oggetti presenti, e anche in questo caso senza segni di effrazione.
Novate, furto al punto di ritiro Amazon: cosa è successo?
Difficilmente potrebbero sfuggire all’operatore i pacchi rovinati o con i sigilli strappati mentre li deposita nei diversi scomparti, ma è decisamente improbabile che proprio l’operatore, ben consapevole di tutti i sistemi di tracciamento, pensi di sottrarre degli oggetti considerando che l’azienda risalirebbe immediatamente a lui. Il Locker inoltre non avrebbe un codice universale che potrebbe aprire i vari sportelli e quindi far risultare il pacco non ancora prelevato dal cliente, in quanto l’operatore deve passare singolarmente il codice a barre presente su ogni pacco al lettore del Locker che autonomamente apre lo scomparto da utilizzare e che potrà essere riaperto solo con il codice inviato al cliente stesso.
Ugualmente difficile ipotizzare una “messa in scena” da parte del cliente per trattenere l’oggetto e farselo allo stesso tempo rimborsare, approfittando del fatto che Amazon si è fidata della sua testimonianza nonostante il pacco risultasse ritirato e non c’era modo di provare che l’oggetto fosse presente o meno, poiché nella segnalazione dell’altro cliente non era stata avanzata alcuna richiesta, essendo gli oggetti tutti presenti, ma si era comunque verificata la medesima manomissione.
Redazione web
Leggi ilNotiziario anche da pc, smartphone e tablet. Clicca qui per la nostra edicola digitale
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube