Novate, non ha più un medico, va al servizio di Continuità assistenziale all’ospedale di Bollate: è strapiena di persone in coda.
La situazione del servizio sanitario pubblico attraverso i medici di base è davvero preoccupante. Nelle scorse settimane abbiamo scritto sulle pagine di Novate e di Bollate dei medici che hanno lasciato l’attività senza che si trovasse un sostituto. Ats li ha dirottati al servizio di Continuità assistenziale che si trova all’ospedale di Bollate, in via Piave, che riceve per tre ore in determinate giornate.
“Bene – penserete voi – C’è comunque un’alternativa”. Purtroppo non è del tutto vero, poiché il servizio di Continuità si sta trovando a essere sempre più gravato dalla presenza di pazienti rimasti senza medico, ma probabilmente non viene potenziato a dovere.
A raccontarci quanto è accaduto, per esempio, questo lunedì 3 luglio è Paolo, un ex paziente del dottor Iacuone che ha ottant’anni ma che per fortuna è ancora i n grado di muoversi da solo. Paolo vive nel quartiere della Benefica e, avendo la ricetta del suo urologo, lunedì si è recato alla Continuità assistenziale poiché doveva farsi fare la ricetta con esenzione per un farmaco.
Novate, 80enne senza medico va alla Continuità: è strapiena. La vicenda
“Sono arrivato dieci minuti prima che il servizio di Continuità assistenziale aprisse – ci racconta – erano le 16,50 ma quando sono entrato in ospedale mi sono trovato davanti un sacco di gente. Non esagero, ci saranno state una cinquantina di persone prima di me! Quanto ci avrebbero messo ad arrivare fino a me? A quel punto sono tornato indietro, non potevo stare là per ore in attesa! Avevo la ricetta dell’urologo, così sono andato in farmacia ad acquistare quel farmaco perché mi serviva assolutamente, l’ho pagato prezzo pieno, ma cos’altro avrei potuto fare?”.
E per fortuna che Paolo aveva almeno la ricetta, perché se avesse dovuto andare a farsela fare in Continuità assistenziale o se avesse avuto necessità di una visita, avrebbe dovuto fare una coda di ore. Poi ci si sorprende che i pronto soccorso sono affollati…
Il problema, dunque, sembra che non si risolva neppure con questa soluzione tampone: la Continuità assistenziale funziona fino a quando non viene caricata di troppi pazienti, ma da inizio luglio ben tre medici nella nostra area sono andati via senza un sostituto per cui la Continuità, evidentemente, è stata appesantita. Servirebbero più medici anche lì, ma se non ci sono, siamo punto e a capo.
Sfoglia il notiziario in formato digitale direttamente dal nostro sito edicola.ilnotiziario.net
Clicca qui per la nostra edicola digitale
Per restare sempre aggiornato con le nostre notizie,
puoi iscriverti gratuitamente al nostro Canale Telegram
oppure per i nuovi video pubblicati puoi iscriverti al nostro Canale Youtube