Quale abbigliamento è adatto per andare a scuola? A Novate (e non solo) una circolare della dirigente fa discutere.
Nei giorni scorsi sui giornali è stata pubblicata una notizia proveniente da Castellanza, ripresa anche da sito www.orizzontescuola.it, in cui si parlava di una circolare del Dirigente Scolastico del “Comprensivo Manzoni” inviata ai genitori riguardante il regolamento scolastico sulla necessità per tutti gli studenti e i docenti, di mantenere un abbigliamento decoroso a scuola.
Ne sono seguite polemiche, ma Castellanza è stato solo il primo caso noto, perché anche a Novate il 17 maggio è stata emessa una circolare simile, firmata dal Dirigente Scolastico del “Comprensivo Don Milani”, Stefania Firetto, e anche qui sono nate discussioni.
“La questione dell’abbigliamento da utilizzare a Scuola ha aperto un acceso dibattito tra i fautori della massima libertà e i fautori della necessità di seguire precise regole nel dress code”, inizia in questo modo il testo della circolare, facendo poi subito riferimento al regolamento scolastico in vigore.
“Gli alunni sono tenuti ad un comportamento corretto nei confronti di tutte le persone che operano all’interno della Scuola: compagni, collaboratori scolastici, docenti e personale amministrativo. Tale rispetto si estende agli arredi e a tutto ciò che, in termini strutturali, costituisce l’ambiente fisico dell’Istituto Comprensivo.
Per comportamento corretto si intende un comportamento che riveli non solo rispetto per le regole, ma anche attenzione alla relazione e alla collaborazione.
A tal fine, si ricorda che anche l’abbigliamento deve dimostrarsi rispettoso per sé, per gli altri e per l’ambiente che si frequenta”.
Novate abbigliamento adeguato a scuola: la circolare termina con un invito chiaro e preciso
“Gli alunni e gli studenti sono invitati, pertanto, ad utilizzare un abbigliamento sobrio e decoroso, consono all’ambiente scolastico.
Devono essere, quindi, evitati indumenti come: bermuda, pantaloni corti, canotte e ogni altro tipo di abbigliamento balneare o troppo succinto”.
Ma le polemiche non sono mancate.
Circolare in uno dei due istituti di Novate Milanese per l’abbigliamento a scuola
“La scuola non ha informato noi genitori in tempo – commenta Michela Giannetta, mamma di un bambino iscritto alla “Don Milani” nonché membro del Consiglio d’Istituto – mancano una decina di giorni alla fine della scuola, non era necessaria questa circolare”.
Michela comprende in parte le motivazioni della Firetto, ma giudica il modo in cui le indicazioni sono state messe in atto.
“Una maestra ha ripreso una bambina per l’abbigliamento, ma parliamo di una ragazzina di 7/8 anni! Mi fa piacere però aver trovato il Dirigente Scolastico disponibile al dialogo.
La dirigente: non venite a scuola con abbigliamento da spiaggia
Chiedo solo, per le prossime volte, di essere informati prima e se c’è da fare un appunto, farlo ai genitori, non ai bambini”.
La preside Firetto spiega: “Voglio precisare, che ho preso questa decisione principalmente per una questione igienica, i bambini, soprattutto quelli della Scuola Primaria, cadono, si siedono per terra, nella sabbia, si appoggiano ovunque”.
Anche la scelta di dettagliare in modo chiaro e preciso l’abbigliamento da evitare è stata una scelta ponderata.
“Ho voluto essere precisa per non dare adito a interpretazioni come spesso accade con alcune note ministeriali che rischiano solo di confondere chi le legge.
Voglio lasciare un messaggio educativo, le regole sono importanti, aiutano i bambini a capire cosa si può o non si può fare.
Inoltre trovo che sia corretto imparare fin da piccoli quanto sia importante avere un abbigliamento consono all’ambiente in cui ci si trova”.
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