Novate: lo zafferano locale, a chilometro zero, promosso dallo chef Matteo Falco.
Esordio in tavola per lo zafferano novatese grazie alle doti culinarie dello chef Matteo Falco che ha accettato la sfida di creare un menu con protagonista un ingrediente realmente a “chilometro zero”.
Si è infatti trattato di un passo importante per un prodotto coltivato e raccolto da giovani imprenditori novatesi che, attraverso la loro azienda nel cuore del Parco Agricolo della Balossa, hanno ripreso la tradizione della coltivazione attualizzandola e puntando su un prodotto di qualità definito “oro rosso” per il notevole valore della polvere di zafferano che trova utilizzo non solo in ambito culinario, ma ad esempio nella cosmesi di alto livello.
Era però importante fornire una prova concreta per dimostrare l’effettiva qualità del prodotto ed è qui che è entrato in gioco lo chef Matteo Falco, che ora vive a Novate, realizzando per una cena dello scorso dicembre “alla scoperta dello zafferano” portate come ad esempio flan allo zafferano con fonduta di Parmigiano Reggiano e nocciole tostate, risotto alla milanese con midollo di vitello, panna cotta con sbrisolona allo zafferano.
Novate, lo zafferano e la storia dello chef Falco
“Ho iniziato a lavorare presto lasciando a 16 anni la mia casa nel Gargano in Puglia – ha raccontato lo chef ora in forze alla Birreria Leone – e ho fatto la mia gavetta. Prima in Sardegna in ristoranti e hotel di alta categoria, poi in Toscana e quindi l’amore mi ha portato a Milano dove ho lavorato per 10 anni nei locali del centro, infine sono arrivato a Novate.
Questa è la mia passione e anche se studiare costa fatica, continuo a farlo perché dà soddisfazione e i clienti sono contenti. La mia curiosità mi ha portato a sperimentare lo “zafferano di Novate”: dopo quasi 20 anni passati in cucina ne ho provati tanti e devo dire che questo è proprio un ottimo prodotto. Già dalle infusioni emanava un profumo davvero particolare.
È una bella materia prima e si sa da dove arriva, cosa non affatto scontata anche quando si parla di etichetta “Made in Italy” o “chilometro zero”, ed è un valore aggiunto anche per i nostri clienti. Sono soddisfatto del risultato finale ottenuto, sia in prima persona perché come professionisti assaggiamo i piatti prima che escano dalla cucina sia del riscontro avuto dai clienti”.
Grazie al supporto di un’altra azienda novatese, la MilanoPet, è tra l’altro iniziata la comunicazione negli esercizi commerciali locali per far conoscere il prodotto nell’ambito di una campagna a sostegno del territorio.
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