L'aggressione subita da S., la ragazza brutalmente picchiata davanti al Primo Levi di Bollate da G., una coetanea di Bollate infuriata per ragioni sentimentali, ha fatto letteralmente il giro d'Italia, se non del mondo. Oggi a mezzogiorno Radio Ventiquattro, la radio del Sole 24 Ore, annunciava che il video che ha crudamente ripreso la scena del pestaggio aveva raggiunto le centomila visualizzazioni, e il numero ha continuato a crescere in maniera virale per tutto il giorno. E' stato anche mostrato in diversi Tg nazionali. Immagini che hanno scosso tutti, scatenando in rete un'ondata di indignazione, una grande solidarietà verso la vittima e una lunga serie di insulti sui profili Facebook della “picchiatrice”.
Intanto sulla vicenda si sono appresi nuovi particolari. La ragazza picchiata non sarebbe stata inizialmente l'obiettivo dell'altra: questa era infuriata con un'amica di S., per ragioni legate a un ragazzo, ma S. l'avrebbe difesa verbalmente scatenando su di lei l'ira della bionda, prima a parole, poi a calci e sberle. A raccontarlo è stata la stessa ragazza S. in un'intervista telefonica messa in rete da SocialChannel, nella quale parla insieme a sua zia raccontando la paura di tornare a scuola, al punto che la famiglia starebbe valutando di ritirarla dall'Itc bollatese. E nell'intervista raccontano anche di minacce subite da parte di un'amica di S. dopo la pubblicazione del video e la conseguente denuncia ai carabinieri.
A rimetterci pesantemente in questa vicenda, oltre alla ragazza, è l'immagine di tutta Bollate, che televisioni e giornali nazionali hanno dipinto come una sorta di Bronx nostrano, immagine che questa città e i suoi cittadini rischiano di portarsi dietro a lungo, a causa di un episodio che ha colpito nel profondo la sensibilità nazionale.
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