Il cantiere della Rho-Monza si sta rivelando una vera e propria fucina di reperti archeologici di epoca romana, al punto che, dopo l’ultimo ritrovamento (di cui ancora nessuno nella nostra zona sa nulla, tranne il Notiziario) è doveroso cominciare a ragionare.
L’ultimo ritrovamento è avvenuto durante gli scavi sul confine tra Bollate e Novate: la ditta che sta effettuando i lavori ha subito avvisato la Soprintendenza, che è uscita e ha disposto la ricopertura, per ora, di quanto scoperto, in attesa di ulteriori valutazioni.
Ma si tratta del terzo o quarto sito con reperti di epoca romana che viene alla luce nel raggio di un chilometro e questo deve far riflettere gli amministratori locali: è giusto che tutti questi resti debbano essere rimossi e portati a Milano? Non si può immaginare un percorso archeologico? E’ vero che si tratta di reperti di poco conto per la grande Milano, ma visti in ottica locale assumono tutt’altra importanza.
Trovate un ampio servizio sull’ultimo ritrovamento nel Notiziario in edicola da domani, venerdì 26 settembre.
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