Che fine ha fatto Cristiano, il gatto di Alessandro Impagnatiello che stazionava davanti casa, dopo che il suo padrone è stato trasferito in carcere per l’omicidio di Giulia Tramontano? Se lo sono chiesti in molti, nelle ultime ore, interrogandosi sulla sorte dell’animale che aveva stazionato per giorni fuori dall’abitazione del reo confesso dell’omicidio della senaghese, incinta al settimo mese.
Il gatto di Alessandro Impagnatiello, reo confesso dell’omicidio di Giulia
All’indomani dell’omicidio di Giulia Tramontano, il gatto Cristiano (in onore di Ronaldo, l’ex giocatore della Juventus) stazionava fuori dall’abitazione da cui era stato prelevato Alessandro Impagnatiello, per essere trasferito in carcere. Tanto che alcuni vicini di casa si erano premurati, nel quartiere, di prendersi cura dell’animale, dandogli da mangiare.
Il murale per ricordare Giulia e il piccolo Thiago
La comunità senaghese si è resa nuovamente partecipe di questa tragedia che l’ha scossa nel profondo, come era successo nei giorni scorsi anche con la realizzazione del murale in via Monte Rosa, il luogo in cui era stato ritrovato il corpo senza vita di Giulia Tramontano. Un luogo nel frattempo divenuto meta di pellegrinaggio di chi ha voluto portare un fiore, un disegno, una testimonianza di affetto o una preghiera per la giovane donna, morta di morte violenta al settimo mese di gravidanza. Lì è stato realizzato nei giorni scorsi un murale per rendere omaggio a Giulia e Thiago, il bambino che non ha mai avuto modo di separarsi dalla sua mamma.
Redazione web
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